“Il riconoscimento del distretto lattiero caseario da parte dell’assessorato regionale alle Attività Produttive è significativo ed è sicuramente un volano per tutta la filiera”. Lo ha detto il Commissario straordinario del Libero Consorzio, Salvatore Piazza, a margine della conferenza stampa tenuta oggi insieme al legale rappresentante del Distretto, Enzo Cavallo, e del Commissario straordinario del Corfilac Vincenzo Carpenzano.
Il Commissario Piazza ha sottolineato l’impegno dell’Ente nella ripartenza del distretto produttivo siciliano lattiero caseario, rimarcando l’alto numero di adesioni per la costituzione del patto per il nuovo riconoscimento del distretto. Numeri che hanno visto l’adesione di 90 soggetti imprenditoriali, in rappresentanza di 576 aziende, 4 Liberi Consorzi Comunali (Ragusa, Siracusa, Enna e Agrigento), 19 comuni (tra i quali Ragusa, Modica, Ispica, Cammarata, San Giovanni Gemini, Lercara Friddi), 2 Camere di Commercio di 4 province (Sud-est e di Agrigento), le Università di Catania e di Palermo, 4 Organizzazioni di categoria, 2 Centri di Ricerca, 3 centri formazione e di istruzione, 5 consorzi di tutela dei formaggi dop siciliani, 5 strutture di supporto regionale e del credito.
“Per raggiungere questi numeri – ha spiegato Piazza – c’è stato alla base un lavoro certosino, scrupoloso e mirato che ha portato alla costituzione del patto e a presentare l’istanza di nuovo riconoscimento del Distretto Produttivo Siciliano Lattiero Caseario nelle modalità e nei termini fissati dall’Assessorato regionale delle Attività Produttive. L’intesa, sottoscritta con apposito protocollo, tra il Libero Consorzio Comunale di Ragusa, il Corfilac e l’associazione DiProSiLaC nonché la cura avuta nella predisposizione del patto di sviluppo distrettuale da parte del Corfilac e la raccolta delle adesioni dei soggetti imprenditoriali, coordinata dall’associazione DiProSiLac, e il coinvolgimento degli enti istituzionali da parte del Libero Consorzio Comunale di Ragusa, hanno fatto sì che si raggiungesse questo importante risultato.
I requisiti minimi per poter aspirare al riconoscimento sono stati abbondantemente superati. Siamo di fronte ad un ottimo risultato e ottenere il nuovo riconoscimento con un alto punteggio di titoli credo che sia traguardo che qualifica tutta la filiera specialmente in un territorio come quello ibleo particolarmente vocato al settore zootecnico”.