Rinnovamento nello Spirito a Comiso: una giornata di festa per celebrare il 40° anniversario

Un importante traguardo è stato raggiunto dal gruppo di Rinnovamento nello Spirito Santo (Rns) a Comiso, che ieri ha festeggiato il suo 40° anniversario. Era il gennaio del 1985 quando un piccolo gruppo di aderenti si riunì per la prima volta, dando avvio a un cammino spirituale che continua ancora oggi.

La celebrazione si è svolta presso Villa Orchidea, alla presenza di Carmela Romano, teologa originaria di Policoro e già membro del Comitato Nazionale di Rns, che ha guidato l’incontro insieme al responsabile diocesano Gianluca Di Vita e al gruppo del Pastorale di servizio di Comiso, rappresentato da Gianna La Rosa, Rita Ombrini e Giusi Zago. Tra gli ospiti, numerosi sacerdoti, tra cui don Filippo Celona, don Enzo Barrano, don Mauro Nicosia, don Salvatore Bertino, don Fabio Stracquadaini e fra Daniel Felix Moraru, hanno partecipato a questa giornata di preghiera e riflessione.

Una storia di fede e condivisione

Nel suo intervento, Carmela Romano ha ricordato il valore spirituale e comunitario del Rinnovamento nello Spirito, sottolineando l’importanza della preghiera, della vita di fede e dell’impegno nella Chiesa e nella società: “Quarant’anni fa lo Spirito Santo ha voluto donare un nuovo soffio di vita a Comiso, e questo dono continua ancora oggi.”

Tra i fondatori del gruppo, Lina Leone ha raccontato i primi passi del movimento: “Quarant’anni fa vivevo a Ragusa e partecipai a un incontro nella chiesa della Sacra Famiglia. Ne rimasi profondamente colpita. Quando mi trasferii a Comiso, temendo di perdere questo legame, portai con me questa esperienza, dando vita al nuovo gruppo con il sostegno di alcuni amici e dei fratelli di Ragusa.”

Il gruppo si è evoluto nel tempo, cambiando sede ma mantenendo la sua missione. Attualmente è ospitato presso la parrocchia Sant’Antonio.

Un simbolico legame tra terra e cielo

La giornata si è conclusa con un gesto carico di significato: alcuni palloncini rossi a forma di cuore, ciascuno con il nome di uno dei primi membri del gruppo, sono stati liberati nel cielo, simboleggiando il legame tra coloro che hanno fondato e sostenuto il movimento e la comunità che oggi prosegue il loro cammino.

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