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Rinvio a giudizio per il vescovo di Piazza Armerina Rosario Gisana e il vicario Vincenzo Murgano: accusa di falsa testimonianza
20 Gen 2025 16:44
Il vescovo di Piazza Armerina, Rosario Gisana, e il vicario giudiziale della diocesi, Vincenzo Murgano, sono stati rinviati a giudizio con l’accusa di falsa testimonianza. Il caso è legato al processo per abusi sessuali che ha coinvolto il sacerdote ennese Giuseppe Rugolo, già condannato in primo grado a 4 anni e 6 mesi.
L’accusa di falsa testimonianza
Secondo la pm Stefania Leonte della procura di Enna, i due religiosi avrebbero mentito durante le loro deposizioni nel processo a Rugolo. La presunta falsa testimonianza include, tra le altre cose, un’offerta di 25.000 euro avanzata alla vittima per indurla a ritirare le accuse. La vittima, minorenne all’epoca dei fatti, avrebbe denunciato gli abusi subiti, trovando però scarsa collaborazione nei vertici della diocesi.
Responsabilità civile della Curia
Il tribunale ha riconosciuto la responsabilità civile della Curia di Piazza Armerina per non aver adottato misure idonee a prevenire le condotte abusive di Rugolo. Nonostante le segnalazioni della vittima ai sacerdoti e al vescovo stesso, Rugolo avrebbe continuato le sue attività all’interno della parrocchia, anche come figura di riferimento dell’associazione giovanile “360”, che coinvolgeva un ampio gruppo di adolescenti.
L’apertura del processo
Le indagini sui vertici della diocesi sono state avviate a seguito di un esposto presentato dall’archeologo Antonio Messina, la vittima degli abusi, dopo il deposito delle motivazioni della sentenza di primo grado contro Rugolo. Il processo a carico di Gisana e Murgano si aprirà il prossimo 26 maggio presso il Tribunale di Enna, dinanzi al giudice Maria Rosaria Santoni.
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