“Risulta che il Libero Consorzio Comunale di Ragusa ha riaperto i termini per l’ampliamento del Parco Nazionale degli Iblei.
Meritoriamente, l’Amministrazione di Scicli con la delibera n. 64/2017 aveva tenuto a manifestare la propria volontà di far rientrare parte del territorio di Scicli nel Parco, cogliendo appieno le tutele e le potenzialità connesse all’importante provvedimento. Peraltro, nel 2010 senza una ragione apparente la allora Provincia Regionale aveva escluso Scicli dalla perimetrazione, in particolare il versante est del bacino del Fiume Irminio (area Truncafila – San Biagio – Cuturi).
Il Consiglio Comunale di Scicli aveva espresso i propri intenti di tutela proprio di quelle aree, e altre, con le delibere consiliari n.5/2015 e successivamente, la n. 64/2017 e la n. 60/2018.
La ripetrimetrazione del Parco Nazionale degli Iblei si palesa come una grande opportunità per Scicli. Anche tenendo conto che altri Comuni ne approfitteranno, occorre non lasciarsi sfuggire una occasione preziosa che più tardi sarebbe molto difficile da inseguire.
In particolare, le aste fluviali dell’Irminio e del Fiume Modica – Scicli vanno protette e tipicizzate con l’inserimento nel perimetro del Parco, nel quale dovrebbero certamente rientrare anche le miniere di asfalto, un unicum da proteggere e valorizzare in termini sia di significato culturale, sia di turismo culturale.
Il Circolo Legambiente Kiafura auspica che l’Amministrazione metta in atto senza indugi ogni possibile strategia per collocare i preziosi territori fluviali, costieri e interni di Scicli all’interno dell’istituendo Parco Nazionale degli Iblei e si mette a disposizione per ogni intervento volto al raggiungimento dello scopo”.