RISPOSTA ALLA LISTA DIPASQUALE

“Noi del Pd non insultiamo nessuno. Noi siamo un partito nazionale che guarda i fatti e il buon governo”. E’ quanto afferma in una nota la segreteria cittadina del Pd di Ragusa dopo aver preso atto del documento diffuso in queste ultime ore dalla lista civica Dipasquale sindaco che attacca in modo spropositato il segretario cittadino Giuseppe Calabrese. “Il Pd di Ragusa – prosegue il documento – difende a spada tratta il proprio segretario che, così come accade tutte le volte in cui si scatenano queste reazioni volgari e scurrili da parte di soggetti politici di cui vengono messi a nudo tutti i limiti, denotandone le difficoltà per il fatto che, forse, rappresentano solo loro stessi a dispetto dell’azione del più grande partito d’Italia, ha solo manifestato un dissenso di carattere politico. Si rimarca, altresì, il fatto che tra coloro i quali si sono scagliati contro Calabrese c’è anche il presidente del Consiglio comunale, Pino Di Noia, il cui ruolo dovrebbe essere super partes e di garanzia nei confronti di tutti. Evidentemente non è così. E a proposito di fatti – aggiunge il Pd di Ragusa – un sindaco assente, durante tutta la seduta del bilancio di previsione 2012, equivale a un sindaco disinteressato alla città. Per questo ribadiamo: vada a casa e lasci libera la città. Si dedichi a questo suo grande movimento che, a quanto pare, lo farà diventare grande di nuovo”.

Il Pd si rivolge, poi, ai componenti della lista civica Dipasquale sindaco. “Cari consiglieri – continua la nota – il muoversi in branco all’attacco della preda è tipico di chi ha poco da dire in politica. Dovreste provare vergogna a sostenere un sindaco che ha ridotto la città all’elemosina e lo dimostra proprio il caso del fognolo di viale del Fante. Comunque, state tranquilli, noi non molliamo. Noi del Pd andiamo avanti perché convinti di essere nel giusto”. Per quanto riguarda l’incontro di domenica scorsa sul Muos a Marina, il Pd aggiunge: “Abbiamo informato la cittadinanza su problematiche di sicuro interesse per la salute. I cittadini presenti erano lì spontaneamente. C’erano 100 sedie tutte piene perché a tanto ammontava la disponibilità. Se ce ne fossero state 300, sarebbero state altrettanto piene. A Villa Dipasquale, invece, c’erano le truppe cammellate del sindaco che si spostano a comando. Domenica prossima saranno spostate a Palermo con i pullman. Se la storia ci ha insegnato qualcosa, simili atteggiamenti ricordano quello che è accaduto decenni fa”. La nota si conclude con un pizzico di amara ironia. “In piazza, noi del Pd abbiamo specificato che il Muos serve anche ai droni, aerei telecomandati a distanza. In un certo senso, per questo motivo abbiamo compreso come mai la nostra iniziativa di domenica scorsa abbia dato così fastidio ai consiglieri della lista Dipasquale sindaco. Loro, in realtà, il Muos lo vogliono. Perché quando sarà installato, Dipasquale potrà controllare meglio i consiglieri “droni” che scrivono a distanza in maniera telecomandata. Peggio di così..”.