RITORNEREMO MAI UN PAESE NORMALE?

Il “complotto” della “magistratura rossa” si arricchisce di un nuovo capitolo: il senatore Silvio Berlusconi rinviato a giudizio con l’accusa di avere corrotto il senatore De Gregorio al fine di far cadere il governo Prodi.

La novità è che l’inchiesta non riguarda l’imprenditore, ma il leader politico, l’altra novità e che la prova principale è la chiamata in correo da parte di De Gregorio che ha patteggiato 20 mesi.

La giustizia, lentamente, farà il suo corso!

Il copione delle grida che si levano da tutto il PDL a difesa del loro leader si ripete con puntualità cronometrica, utilizzando come sempre quel vittimismo che Cornacchione ha immortalato nella gag del “Povero Silvio” …

Stavolta però l’accusa è molto più democraticamente “sensibile” di altre volte, questa volta non è in discussione la “normale” evasione fiscale dell’imprenditore più famoso del Paese, neanche il suo stile di vita discutibile ma “privato”, neanche la “fisiologica” arroganza di un presidente del consiglio nei confronti di dirigenti pubblici (tutti atteggiamenti gravissimi in qualsiasi cittadino e quindi intollerabili in un capo di governo), ma che rilevano “a posteriori” rispetto alla “legittimazione democratica” che viene continuamente sbattuta in faccia dai suoi fedelissimi come “lasciapassare” che lo ponga in una posizione di “insindacabilità” rispetto alla magistratura; quest’accusa concerne proprio i meccanismi della legittimazione democratica, mette in discussione proprio l’elemento che (in modo assolutamente strumentale) è sempre stato utilizzato come argomento forte contro quei “burocrati senza legittimazione popolare” che compongono la magistratura!

Ma c’è da scommettere che anche stavolta il florilegio di argomenti si arricchirà di nuova letteratura, che si disquisirà tra la minore gravità di un “semplice” finanziamento illecito rispetto alla corruzione etc. etc.

Ma il finanziamento illecito non è stato il reato che ha mandato a casa l’intera prima repubblica?

Ma fino a quando durerà tutto questo?

Quando finalmente torneremo ad essere un Paese normale?

E vorrei che non dimenticassimo che con moltissimi limiti ma lo siamo stati!

Un Ministro della Repubblica (Piccioni) si è dimesso perché il figlio partecipava a nottate brave nel litorale romano; un Presidente della Repubblica (Leone) si è dimesso a seguito di una virulenta campagna stampa che aveva ad oggetto il comportamento, non penalmente rilevante, di suoi familiari; un ex Presidente del Consiglio (Goria) si è allontanato dalla politica perchè rinviato a giudizio, e poi assolto con formula piena; un Presidente della Lombardia (Bruno Tabacci) rinviato a giudizio si è ritirato a vita privata fino al proscioglimento per poi tornare, dopo, a fare politica; un Presidente del Lazio si è dimesso perché ricattato per uno stile di vita “privato” non trasparente … l’elenco sarebbe lungo, ma risulta quasi inutile davanti alla veemenza con cui si difende l’indifendibile!