RAGUSA – Una raffica di battute assolutamente divertenti ma anche momenti di profonda emozione che spingono quasi alla commozione. Rocco Barbaro e il suo spettacolo “Menefotto”, andato in scena sabato e domenica al Teatro Donnafugata di Ragusa Ibla, mette insieme i paradossi di una vita da “attore famoso”, divenuto tale per la somiglianza con Michele Placido, alle difficoltà di adattamento a Milano per un emigrante del Sud che arriva, come accaduto anche a lui, dalla meridionale Reggio Calabria. Uno spettacolo dunque ricco di verve comica che anche nel quartiere barocco è riuscito a conquistare il pubblico ibleo. Simpatico e divertente, Barbaro interagisce più volte con i tanti spettatori presenti stimolandoli sulle battute più effervescenti che sanno molto di autobiografico ma che possono essere benissimo riferite ai tanti emigranti che dal Sud vanno al Nord in cerca di lavoro. E a Milano trovano non solo una città fredda per le rigide temperature ma anche una città che ha ritmi ben diversi da quelli del Sud, a cui è non è facile subito abituarsi, dagli spostamenti rapidi in metro agli intensi orari di lavoro. Tappe esistenziali di un percorso che è intriso di humor e di parodie ben recepite dagli spettatori. La stagione teatrale, con la direzione artistica di Vicky e Costanza Di Quattro e la consulenza artistica di Carlo Ferreri, è realizzata con il supporto del Senato, della Camera di Commercio di Ragusa, della Banca Agricola Popolare di Ragusa e di altre aziende private per la cultura. Il terzo appuntamento con il teatro è in programma il 17 e 18 gennaio con “Coco Chanel – il profumo del mistero” con Marco Usai, Nicoletta La Terra e Giovanni Carta, per la regia di Massimo Roberto Beato.