Rompe le acque il 21 agosto, partorisce il 1 ottobre: il lieto evento a Messina

La storia di Azzurra Schepis e del suo piccolo è un racconto di coraggio, resilienza e straordinaria professionalità medica, culminato in un lieto fine che celebra la vita. Dopo una rottura prematura delle membrane a sole 24 settimane di gravidanza, un momento critico e delicato che avrebbe potuto avere esiti tragici, Azzurra è stata accolta e assistita dal personale dell’Unità Operativa Complessa di Ginecologia e Ostetricia dell’AOU G. Martino di Messina. Grazie a un monitoraggio costante e a cure specifiche, è stato possibile ritardare il parto fino a 30 settimane, garantendo al piccolo una maggiore probabilità di sopravvivenza e salute.

Un ricovero lungo ma determinante

Azzurra ha vissuto settimane difficili, lontana dalla sua famiglia e dalla sua figlia maggiore, ma sempre seguita con dedizione dal personale sanitario. Il team guidato dal dottor Angelo Santamaria ha applicato trattamenti antibiotici e terapie mirate per ritardare il parto il più possibile, sapendo che ogni giorno in più nel grembo materno avrebbe fatto la differenza. Il cesareo, eseguito a 30 settimane e due giorni, è stato deciso a seguito di un episodio febbrile per evitare complicazioni potenzialmente pericolose.

La nascita e il percorso in terapia intensiva neonatale

Il piccolo, nato prematuro, è stato subito accolto nel reparto di Terapia Intensiva Neonatale (TIN) diretto dal professor Gitto, dove ha ricevuto il supporto necessario per superare i primi giorni di vita. Questi neonati, nati prima della 37ª settimana, sono fragili e richiedono un’assistenza specifica per sopperire all’immaturità degli organi. Il percorso del piccolo è stato graduale ma positivo: il bimbo è stato dimesso e oggi gode di buona salute, una testimonianza della forza della vita e dell’efficacia delle cure ricevute.

Un momento di umanità

La nascita è stata resa ancora più speciale da un gesto di empatia: durante il cesareo, l’anestesista ha cantato “A Sky Full of Stars” dei Coldplay, il gruppo musicale preferito di Azzurra, regalando un momento di conforto e speranza. Questo dettaglio ha reso l’esperienza meno stressante per la giovane mamma, mostrando quanto sia importante, accanto alla competenza tecnica, anche l’umanità nel prendersi cura dei pazienti.

Un esempio di eccellenza sanitaria

Questa storia mette in luce non solo l’importanza di un’assistenza sanitaria altamente specializzata per i parti prematuri, ma anche il valore del supporto emotivo ai genitori in momenti tanto delicati. La professionalità e la dedizione del team dell’AOU G. Martino di Messina rappresentano un esempio di eccellenza nella sanità, dimostrando che, con il giusto approccio e la giusta cura, si possono superare anche le sfide più difficili.

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