La Sagra dell’uva di Roccazzo quest’anno assume un significato ancora più particolare e importante per i produttori. Sarà un momento celebrativo anche per cercare di recuperare terreno rispetto alle precedenti non facili annate. Non che quest’anno la situazione sia migliorata di parecchio. Ma tendenzialmente si punta a sfruttare l’aspetto legato alla qualità. «L’obiettivo, stavolta – conferma Giovanni Cugnata, uno dei componenti dell’Associazione giovanile Roccazzo che da oltre tre decenni si occupa dell’organizzazione dello straordinario evento di richiamo – è la grande qualità, non la grande quantità e l’uva promette molto bene.
La vendemmia è iniziata con un ritardo medio di 8-10 giorni rispetto allo scorso anno, con condizioni che variano poco da territorio a territorio e che lasciano prevedere un raccolto di quantità inferiore ma di ottima qualità. Il principio che sta prevalendo per questa annata? Preferibile fare un buon vino che produrre troppo a scapito della qualità”. Una primavera fredda e piovosa anche in provincia di Ragusa ha fatto slittare il momento in cui i viticoltori della denominazione Doc Sicilia – con oltre 20 mila ettari di vigneti rivendicati – hanno iniziato la raccolta delle uve. Nel 2018 la Sicilia ha prodotto 4,4 milioni di ettolitri di vino e la stima del 2019 si colloca nella forbice tra 4,3 e 4,6 milioni di ettolitri.
“Non è un ritardo sulla raccolta che – aggiunge Cugnata – negli ultimi dieci anni era stata anticipata: questo è un ritorno al passato e quindi alla normalità, speriamo che duri. Abbiamo un vigneto che non è carico cioè che ha meno uva e quindi si presenta più predisposto a fare qualità: ci sono anni, invece, in cui c’è un carico di frutti che può essere soverchiante. Ci aspettiamo che ci sia una vendemmia importante con tempi regolari”. A fronte di tutto ciò, però, c’è chi si è organizzato con nuove lavorazioni del terreno, senza determinare fessurazioni nello stesso, rendendolo duro come se si trattasse di sterrato, e i risultati sono stati interessanti, anche e soprattutto sul piano biologico. I primi raccolti stanno fornendo soddisfazione anche nelle nostre zone. La macchina organizzativa della Sagra dell’Uva, intanto, procede senza un istante di tregua.
La rassegna espositiva dell’uva da tavola rappresenta la migliore occasione per promuovere i prodotti tipici della montagna (assolutamente da provare la specialità dei cuddureddi) che, in questo suggestivo lembo della provincia di Ragusa, risultano particolarmente gettonati. E poi ci sarà divertimento per tutti con la possibilità di trascorrere due belle serate all’insegna della spensieratezza. Gli stand che ospiteranno la degustazione dei prodotti insisteranno in uno spazio reso ideale, al mercato ortofrutticolo di Roccazzo, dalla presenza di un ampio parcheggio, pronto a ricevere migliaia e migliaia di visitatori. La “Sagra dell’Uva”, organizzata con il sostegno della Regione, assessorato Agricoltura e Foreste, del Libero consorzio comunale di Ragusa (ex Provincia regionale), dell’Amministrazione comunale chiaramontana, oltre che della Camera di commercio del Sud Est, è pronta a celebrare un’altra tappa della propria lunga storia. L’appuntamento è per sabato 14 e domenica 15 settembre.