Saldi estivi in Sicilia: spesi circa 200 euro a famiglia, oltre il dieci per cento in più dello scorso anno

I saldi estivi in Sicilia stanno registrando un andamento positivo, con un incremento delle vendite di oltre il dieci per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Questo risultato è in gran parte attribuibile al massiccio afflusso di turisti, che ha dato un impulso significativo al commercio locale, nonostante il contesto internazionale difficile che tende a ridurre l’entusiasmo per gli acquisti.

La stagione dei saldi è iniziata il 6 luglio

La Confederazione Italiana Esercenti Commercianti Sicilia (CIDEC) ha confermato che la stagione degli sconti, iniziata il 6 luglio e in programma fino al 15 settembre, sta offrendo buoni risultati. Secondo il presidente della CIDEC Sicilia, Salvatore Bivona, le politiche dell’assessorato regionale alle Attività produttive hanno contribuito al successo di questi saldi, con molti commercianti che sono riusciti a svuotare i magazzini e a vendere la merce in giacenza, un segnale positivo dopo le difficoltà delle precedenti stagioni di sconti, influenzate dalla pandemia.

La spesa media delle famiglie si aggira intorno ai duecento euro, concentrata su vestiario, accessori e calzature. Tuttavia, il successo delle vendite varia in base alle capacità individuali dei commercianti e dei loro collaboratori, che devono saper competere con il crescente commercio online.

Il turismo ha giocato un ruolo cruciale nel sostenere il commercio, con un’offerta estiva ricca di eventi, aperture museali e iniziative culturali che hanno attratto sia turisti italiani che stranieri. A Palermo, in particolare, la stagione dei saldi è stata complessivamente positiva, anche se i consumatori mostrano preoccupazione per il futuro economico e molti si sono rivolti agli sconti per fare acquisti necessari con budget limitati. Nonostante le sfide, i commercianti palermitani sono riusciti a coprire le spese per l’acquisto della merce, un risultato importante considerando le incertezze economiche attuali.

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