Era la sera del 28 agosto 2001. Una Piazza San Giovanni stracolma all’inverosimile, con spettatori assiepati in ogni angolo ed alcuni in posizione di pericolosa precarietà posti sulla balaustra del sagrato della Cattedrale, tributava il giusto omaggio ad uno degli artisti piu’ amati della storia del Premio Ragusani nel Mondo: Salvatore Adamo, cantante natio di Comiso ma belga di adozione, e artista di fama mondiale. Fu una edizione memorabile, una sorta di apoteosi dinanzi ad un pubblico di scatenati fans, che gli riservarono una accoglienza entusiasta, con molti che faticavano a nascondere una furtiva lacrima quando, dopo la premiazione , regalò ai presenti l’emozione della canzone che lo lancio alla notorietà mondiale : La Notte! Un lungo brivido che superava la durata della canzone!
Immagini e ricordi incancellabili in noi organizzatori e in quanti vissero da spettatori quell’indimenticabile evento. Era la settima edizione del Premio.
Gli anni – ahimè- passano veloci, il tempo scorre inesorabile, e da quella edizione tante altre ne sono seguite, con altri personaggi di sicuro spessore umano e professionale, mentre nel frattempo è cambiata la data e la location del Premio, da Piazza San Giovanni a Piazza Libertà, non più alla vigilia della Festa del Patrono ma il primo sabato di agosto.
E siamo alla vigilia della XX Edizione, sabato 2 agosto 2014, che necessariamente avrà un forte valore rievocativo, e di sguardo retrospettivo verso una lunga saga fatta di tante storie umane che hanno valorizzato e promosso l’immagine della Provincia di Ragusa in ogni angolo del Mondo.
Salvatore Adamo era già fra gli ospiti da invitare , da scegliere da una qualificata selezione di premiati che nei vari anni hanno hanno dato maggior lustro alla manifestazione. Non poteva sfuggire l’occasione di incontrarlo nel suo beve ritorno a Comiso, e di accoglierlo all’aeroporto della città natia insieme alle Autorità e agli amici. Ma giammai era lecito aspettarsi che ci si sarebbe mischiati ad una folla di centinaia di fans, che hanno occupato tutti i posti auto dello scalo e riempito con la loro festosa accoglienza ogni angolo dell’aereostazione. Davvero un amore senza tempo, che supera ogni barriera e che rende Salvatore un artista di fama imperitura. Nel corso di un incontro privato, al termine del suo breve soggiorno in terra iblea, Salvatore ha accettato di buon grado il nostro invito a partecipare alle cerimonie del ventennale del Premio, ancora grato e memore dell’entusiasmo scatenato in quella lontana vigilia della Festa di san Giovanni, a dimostrazione di come il legame con la propria terra di origine perdura sempre e non è soggetto all’usura e all’incedere inesorabile del tempo. Ed allora prepariamoci a vivere un’altra serata di rinnovate emozioni, con Salvatore e con tanti altri premiati che hanno riempito con le loro gesta le pagine di un ventennale evento.