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Salvatore Barravecchia lascia l’incarico di direttore generale dello Scicli C. R. calcio

L’addio alla vigilia della prima gara di stagione del girone D del campionato di Promozione. Il direttore generale Salvatore Baravecchia se n’è andato in punta di piedi senza clamori, senza dichiarazioni di fuoco. Segno che la sua scelta di lasciare, ad una settimana dall’avvio del campionato di Promozione che vedrà lo Scicli C. R. sabato prossimo giocare in trasferta nel campo di Gela con la squadra di quella città, è stata assunta senza le classiche divergenze che nascono nelle società, nei campi e negli spogliatoi. Barravecchia, portandosi dietro l’esperienza di anni di attività calcistica in altre città, era arrivato a Scicli con idee chiare e con l’impegno di fare ritornare attorno ai cremisi l’entusiasmo degli anni passati.

Più di uno i motivi che gli hanno fatto maturare la decisione di lasciare. 

“I mancati impegni assunti dall’Amministrazione sull’agibilità dello stadio ‘Scapellato’ sono uno dei motivi che mi hanno portato a lasciare il team dirigenziale – ha spiegato Salvatore Barravecchia – nello stadio sciclitano sono necessari dei lavori di manutenzione straordinaria che non possono essere rimandati e che rischiano di tenere lontano il pubblico dagli spalti e, questo, come tutti sappiamo, nuoce parecchio a chi entra nel campo. Quello che mi consola è che siamo riusciti a creare attorno alla squadra un entusiasmo non comune, ci sono tanti abbonamenti. Siamo riusciti anche a riportare in campo giovani giocatori sciclitani e diversi juniores. Altro motivo è qualche divergenza avuta con due dirigenti ma sono soddisfatto per essere riuscito, assieme agli altri, a costruire un bel gruppo di giocatori che hanno una guida tecnica di forte pregio. Si è fatto molto;  il mio orientamento era l’ingaggio di qualche altro giocatore, non so se ciò troverà concretezza. Intanto sono contento del risultato ottenuto con il Niscemi, una squadra che mira a vincere il Campionato di Promozione e la Coppa Italia. Lo Scicli C. R., lo dico con grande serenità, mi è rimasto nel cuore, così come mi è accaduto in altri casi in cui ho svolto il ruolo di guida nelle società calcistiche”.