SANITA’ A ROTOLI IN PROVINCIA DI RAGUSA

“Nei giorni scorsi abbiamo sentito cantare vittoria alla deputazione regionale dell’area iblea. E’ vero, è stata evitata la soppressione dei Pronto soccorso degli ospedali di Comiso e Scicli. Ma, in realtà, tutto ciò che si è ottenuto è il mantenimento dello status quo”. Il segretario dell’Ust Cisl Ragusa, Enzo Romeo, torna a battere su un tasto che, chissà fino a che punto volutamente, continua ad essere trascurato.

“Il mancato sviluppo dei servizi socio-sanitari sul territorio – spiega Romeo – così come contemplati dalla legge regionale n.5 sulla riforma del servizio sanitario in Sicilia, è un problema che non è finora stato affrontato, neppure dalla direzione generale dell’Asp di Ragusa, nella maniera dovuta. E occorre spingere perché questi provvedimenti siano adottati il prima possibile considerati i gravi problemi con cui stanno facendo i conti gli enti locali che, in alcuni casi, non saranno più in grado di garantire la dovuta assistenza alle fasce deboli per mancanza di risorse economiche”. Per Romeo, l’Asp deve puntare, prima di ogni altra cosa, alla riqualificazione della spesa. “E’ una delle strade – prosegue – che, seppur difficile da imboccare, potrebbe servire a migliorare l’assistenza nei confronti dell’utenza. E poi occorre rivedere non la pianta organica quanto il rapporto tra posti letto e popolazione che, quando inizialmente fu proposto, venne accettato in maniera sbrigativa da tutte le parti in causa. Eppure, si è trattato di un provvedimento che, adesso, per quanto abbiamo avuto modo di appurare, si può definire penalizzante per l’area iblea alla luce dei tagli che ne sono scaturiti sui posti in organico e sulla disponibilità di posti letto. La Cisl continua a ribadire che la legge 5, nell’area iblea, ha trovato un’applicazione parziale. Abbiamo assistito, soltanto, all’effettuazione di tagli lineari. Nessuna creazione di filtri, invece, e parliamo dei servizi sul territorio, che avrebbero potuto rendere l’approccio all’ospedale meno frequente. Secondo noi, i problemi che al momento si stanno verificando nei nosocomi iblei non sono da ricondurre a disagi legati alla qualità. Non c’è, piuttosto, la capacità di soddisfare una domanda che, al contrario di quello che si prevedeva, non è affatto diminuita ma, anzi, è rimasta costante nel tempo se non addirittura aumentata”.

Ecco perché la Cisl torna a chiedere l’attuazione di precise linee guida alla direzione generale dell’Asp. “Siano eliminati gli sprechi – aggiunge Romeo – ci si organizzi per un maggiore rigore nella spesa ma, allo stesso tempo, non venga diminuita l’offerta di servizi necessari alla popolazione. Alla politica, invece, chiediamo di attivare, in tempi brevi, un ragionamento sul famoso parametro posti letto-popolazione la cui mancata rimodulazione ha contribuito notevolmente alla creazione delle disfunzioni e dei disservizi con cui ci si confronta ogni giorno sul nostro territorio”.