Sanità

Sanità: il reparto di oncologia viene trasferito dal Maria Paternò Arezzo al Giovanni Paolo II

Il reparto di oncologia si trasferisce dal Maria Paternò Arezzo al Giovanni Paolo II. La notizia è stata annunciata dall’Asp. L’attuale Direzione strategica ha deciso di concretizzare questo passaggio per migliorare la tutela della salute dei pazienti oncologici, puntando su una diagnosi e una cura più rapide ed efficienti.

Un processo studiato nei dettagli

Il trasferimento è stato preceduto dall’istituzione di una commissione tecnica composta da esperti e direttori delle Unità operative coinvolte. La proposta, elaborata il 21 novembre, rispetta tutti i requisiti clinici, igienico-sanitari e organizzativi.

Il nuovo assetto prevede il trasferimento di 7 posti letto di degenza oncologica al P.O. “Giovanni Paolo II”, dove i pazienti avranno accesso diretto a servizi fondamentali come: Pronto Soccorso, Cardiologia, Anestesia, Radiologia, Medicina Nucleare, Unità Farmaci Antiblastici (recentemente potenziata).

I pazienti potranno beneficiare di riduzione degli spostamenti tra i due presidi, migliorando i tempi di esecuzione di esami diagnostici (TAC, risonanze magnetiche, ecografie) e spazi dedicati e personale esclusivo, evitando la commistione con altri reparti come l’Urologia. Il personale infermieristico e socio-sanitario sarà assegnato in modo esclusivo a ciascuna Unità operativa.

    Potenziamento del DH Oncologico

    Parallelamente, è in corso il potenziamento del Day Hospital Oncologico: i posti letto aumenteranno da 12 a 16, consentendo di trattare fino a un terzo di pazienti in più. Questo percorso sarà del tutto indipendente dal ricovero ordinario.

    Per Stefania Campo non è una buona notizia

    La deputata regionale del Movimento 5 Stelle di Ragusa, Stefania Campo, ha duramente criticato la decisione dell’ASP di Ragusa di trasferire il reparto di Oncologia dall’attuale sede di Ibla all’ospedale Giovanni Paolo II. La parlamentare evidenzia diverse problematiche legate a questa scelta, descrivendo il trasferimento come una decisione che penalizza i pazienti oncologici e il personale sanitario.


    Campo denuncia che l’Oncologia verrebbe collocata vicino al reparto di Urologia, una scelta ritenuta inappropriata considerando la condizione di immunodepressione dei malati oncologici sottoposti a chemioterapia. Questi pazienti potrebbero essere esposti al rischio di infezioni, dato che i pazienti urologici spesso presentano infezioni di varia natura.


    La distanza tra i due presidi ospedalieri, Ibla (dove rimarranno il bunker e l’hospice) e il Giovanni Paolo II, rischia di causare disagi significativi ai pazienti, costringendoli a spostamenti tra due strutture per accedere alle diverse fasi del trattamento oncologico.
    L’accorpamento di Oncologia e Urologia al Giovanni Paolo II comporterebbe una diminuzione dei posti letto non solo per questi due reparti, ma anche per Chirurgia, aggravando ulteriormente le difficoltà di ricovero.
    Campo accusa la direzione dell’ASP di anteporre esigenze burocratiche e di razionalizzazione a quelle dei cittadini bisognosi di cure, compromettendo l’accesso a una sanità pubblica efficiente e inclusiva.

      L’impegno annunciato dal M5S

      La parlamentare ha promesso battaglia, preannunciando una richiesta di audizione urgente con il manager dell’ASP di Ragusa, Pino Drago, per esaminare la situazione e rappresentare le necessità dei pazienti e del personale sanitario. Campo ribadisce che l’obiettivo primario deve essere agevolare i percorsi di cura dei cittadini, garantendo qualità e accessibilità ai servizi del Servizio Sanitario Nazionale.