Chiari, molto chiari con la stampa i liquidatori di Ato ambiente Ragusa.
Mercoledì mattina primo incontro ufficiale con le “intenzioni” di fare chiarezza su tutto. E chiarezza è stata, nello stile del Presidente Severino Santiapichi ma anche degli altri due, Lucifora e Migliorisi, sempre misurati, esaustivi, pragmatici. Domande a tutto campo sulla situazione dell’Ato, sui grandi (e ormai sopiti) dissidi fra i sindaci, sul contenzioso amministrativo al Tar di Catania e quello al Tribunale del Capoluogo con la nomina di tre arbitri, sulla cessione delle discariche ai Comuni e, dulcis in fundo, sulla “pericolosità” del debito degli Enti locali nei confronti dell’Ato e di quest’ultimo verso i tre appaltatori principali della provincia iblea che ammonta a complessivi oltre 19 milioni di euro.
Cifra che, in un momento di vacche magre, spaventano anche i liquidatori stessi. Ma l’ottimismo si tagliava a fette nelle relazioni dei tre liquidatori e i sorrisi del presidente Santiapichi che nella sua vita ha avuto a che fare con problemi enormi a livello professionale (Corte d’Assise Roma, Procura Generale Perugia, Aeroporto di Comiso, etc etc etc), sembravano rassicurare: “verremo a capo di questa intricata e difficile faccenda anche perché tutti stanno dimostrando massima disponibilità a cooperare” per la riuscita della missione intrapresa.
Gli elementi ci sono tutti per dire che l’arduo compito dei liquidatori potrà essere portato a termine nei tempi giusti e non ci crediamo perché se Severino Santiapichi (che nel frattempo ha dato alle stampe il suo nuovo libro n.d.r.) ha detto così e così sarà.