Il commissario straordinario della Provincia Giovanni Scarso ha scritto all’assessore regionale alle Infrastrutture, al direttore del dipartimento regionale delle Infrastrutture Vincenzo Falgares, al direttore territoriale Rfi, al direttore generale della Sicilia di Trenitalia per avere contezza delle intenzioni di R.F.I. di procedere progressivamente alla soppressione delle già carenti infrastrutture ferroviarie della Provincia di Ragusa decidendo di eliminare i deviatori che assicurano il passaggio dal primo al seconda binario in alcune stazioni ferroviarie. Una scelta già operativa nella stazione di Genisi e probabilmente nei prossimi giorni anche in quella di Comiso. Questa decisione comporterà la competitività di una rete ferroviaria già fortemente penalizzata dal fatto di essere a binario unico ed eliminare i deviatori significa renderla sempre più obsoleta e con tempi di percorrenza lunghissimi.
“Non posso non esprimere la più viva preoccupazione – scrive Scarso – per le gravi conseguenze che tale strategia di dismissione comporterebbe per il territorio ibleo e per la sua collettività. Non è certo superfluo richiamare che la rete ferroviaria è sempre stata una componente infrastrutturale fortemente propulsiva per lo sviluppo economico e sociale di un territorio e lo è ancora di più per recuperare forti margini di competitività. Tra l’altro appare poco lungimirante diminuire il livello di intermodalità del trasporto ferroviario in un momento in cui, anche a causa della corrente crisi economica, il trasporto individuale su strada è sempre meno sostenibile sia a livello economico che ambientale. Per quanto riguarda il tracciato della esistente tratta Siracusa – Gela, per il territorio della Provincia di Ragusa rappresenta una componente essenziale ed irrinunciabile nelle previsioni di riassetto infrastrutturale definite dalla vigente pianificazione di area vasta e dalle intese programmatiche locali, tutte univocamente indirizzate al suo mantenimento.
Per tali considerazioni – aggiunge Scarso – si chiede di volere riconsiderare ogni eventuale ipotesi di depauperamento dell’enorme patrimonio storico-culturale e infrastrutturale rappresentato dalla tratta ferroviaria, ed anzi volere fortemente favorire ogni sostenibile iniziativa volta ad un suo rilancio, concertandone modalità e contenuti con gli stakeholders del territorio”