SCEGLIERE CON CURA GLI EVENTI CHE VANNO SEGUITI

Quello di oggi non deve sembrare un discorso polemico sulle scelte che le pubbliche amministrazioni e gli Enti locali fanno per la promozione delle  produzioni, della nostra cultura, del nostro turismo. Abbiamo visto nel recente passato scelte costose ed inutili che Comuni, Province, Camere di Commercio e tanti organismi  pubblici e privati per la promozione del territorio in Italia ed all’Estero con risultati a volte deludenti ed a volte addirittura controproducenti perché anche in quelle occasioni se non si fanno le cose per bene si spendono un sacco di soldi e non si ottiene nulla; diciamocelo francamente, alcune di quelle scelte sono servite soprattutto per una giterella di delegazioni pletoriche che nulla hanno portato di positivo agli interessi del territorio. Prendiamo atto che, invece, la solitaria ed improvvisata missione del Presidente Antoci ad Istanbul in occasione della celebrazione della Festa della Repubblica in terra turca, presso il Consolato generale d’Italia, ha consentito di intrecciare rapporti, sia pure al momento interlocutori, che possono dare tantissimo all’economia, alla cultura, al turismo nostro e dei partners se, come sarà fatto presto a giudicare della dichiarazione che il Presidente Antoci ha rilasciato al momento di partire da Istanbul, si cureranno i rapporti con il variegato e vasto mondo di interlocuzione che bisogna curare, attenzionare, contattare, cercare, incontrare da parte di chi ha bisogno di sbocchi, di mercati, di platee più vaste rispetto al mondo locale o della porta accanto. Lo stesso presidente Antoci si era fatto promotore di un protocollo di intesa con la Grecia, andato poi in porto qualche mese fa, per un interscambio  di rapporti culturali e turistici che nessuno, tranne qualche scuola, ha preso in considerazione e come si suol dire ha “sfruttato”. A parte gli attuali problemi della Grecia che nulla c’entrano in questo discorso ed anzi potrebbero facilitare i rapporti con noi, occorre adesso con la Turchia portare avanti una politica che veda la provincia di Ragusa attenta alle nuove realtà emergenti soprattutto nell’area di libero scambio. Il presidente Antoci chiamerà i protagonisti di questo cambiamento, gli imprenditori, le imprese, i produttori, gli albergatori, gli uomini di cultura perché gli incontri di Istanbul  non restino un tentativo “di passaggio”, ma servano per gettare le basi di una vera e propria strategia di lavoro per l’immediato futuro e di quello a medio e lungo termine. Insomma lavoriamoci sopra e forse quei pochi spiccioli spesi per la “missione” Istanbul non saranno stati spesi inutilmente come è successo tante, tantissime volte con spese quasi sempre ingiustificabili.   (Franco Portelli)