SCIENZIATI ITALIANI AL CAPEZZALE DELLE PRODUZIONI ORTICOLE

Tecnici, docenti universitari, rappresentanti delle organizzazioni professionali di categoria a confronto per discutere del rischio della “Tuta absoluta” nelle produzioni orticole. Il convegno è stato aperto dall’assessore provinciale allo Sviluppo Economico che ha fatto il punto sulle azioni intraprese dalla Provincia Regionale di Ragusa, in collaborazione con l’Osservatorio per le malattie delle Piante di Acireale e di Vittoria e con il Servizio Fitosanitario Nazionale per contrastare il pericoloso lepidottero. L’incontro è stato voluto anche per verificare i passi fatti dalla ricerca e per mettere a confronto una serie di esperienze fatte in altre regioni italiane e in altri Paesi. Nel corso dei lavori, moderati dal professore Gaetano Siscaro, hanno relazionato il professore Carmelo Rapisarda dell’Università di Catania che si è soffermato sulle caratteristiche del lepidottero e sulla conseguenza della sua presenza nelle coltivazioni e dei suoi attacchi alle solanacee e soprattutto sulle strategie adottate per bloccarne o comunque limitarne la diffusione, nonché il professore Arturo Cocco dell’Università di Sassari, il quale ha relazionato sulle prove effettuate sia in campo che in laboratori anche attraverso forme di lotta biotecnica e di speciali trappole, i cui risultati seppure incoraggianti, impongono lo svolgimento di ulteriori ricerche per il raggiungimento degli obiettivi valuti. Nel suo intervento il professore Luigi Sannino del Consiglio per la ricerca e la Sperimentazione in Agricoltura della Campania ha fornito i dati ufficiali dell’attività svolta, con risultati significativi, nella sua Regione dove il lavoro fatto si sta rilevando sempre più efficace utile ed incoraggiante. Il professore Antonio Colombo della sezione di Vittoria dell’Unità Operativa n. 21 della Regione Siciliana ha descritto la situazione del lepidottero in provincia di Ragusa ed ha illustrato le attività di contrasto messe in campo con risultati sempre più positivi grazie anche alla collaborazione dei produttori. Ha sottolineato altresì l’utilità del supporto tecnico fornito per le scelte legislative in materia fitosanitaria e per le indicazioni messe in atto nelle varie regioni. Il capo dell’Ispettorato Provinciale Agrario di Ragusa Giuseppe Arezzo ha rimarcato la delicatezza del fenomeno e la positività del fatto che le sostanze attive indicate non compromettono la commestibilità dei prodotti e non contrastano con le produzioni biologiche mettendo in evidenza che gli interventi di contrasto finora previsti sono orientati soprattutto alla prevenzione con l’utilizzo di reti, trappole, insetti ausiliari, prodotti fitosanitari autorizzati. Per il dottor Lino Buonocore dell’Osservatorio per le malattie delle Piante si registra una presenza più contenuta del fenomeno e la necessità di dovere attivare ogni forma di contrasto fra quelle disponibili con le strategie ed i mezzi individuati nell’ambito dell’attività svolte dal gruppo di lavoro, mentre, per la docente universitaria Lucia Zappalà dell’Università di Catania ( che ha parlato dell’attività svolta dal Laboratorio di Lotta Biologica dell’Università di Catania sono efficaci nell’azione di contrasto al lepidottero i nemici naturali presenti nel territorio ibleo ed ha specificato che sono state inoltre ritrovate diverse specie di imettori parassitoidi indigeni che si sviluppano a carico della tuta absoluta limitandone le popolazioni. Dopo gli interventi tecnici dei relatori, il dibattito ha registrato gli interventi del consigliere provinciale Bartolo Ficili che ha sottolineato la validità del lavoro fatto e la necessità di avere massima trasparenza per i prodotti autorizzati e i relativi prezzi), nonché il presidente della quinta commissione consiliare provinciale Salvatore Mandarà che ha rimarcato il fatto dell’aumento dei costi di produzione in agricoltura a causa anche del fenomeno della Tuta e quindi ha invocato interventi di ristoro per le aziende agricole colpite e il consigliere provinciale Ignazio Nicosia che ha dato atto del lavoro informativo e di supporto fatto per venire incontro alle esigenze dei produttori. Il convegno è stato chiuso dall’assessore provinciale allo Sviluppo Economico Enzo Cavallo che ha confermato l’impegno della Provincia Regionale a coordinare tutte le azioni che si renderanno necessarie per arginare e debellare la diffusione della Tuta Absoluta e si è impegnato a raccordarsi da subito con gli altri soggetti interessati per proseguire il lavoro fin qui fatto nell’interesse dei produttori ai quali saranno fornite tutte le indicazioni che si renderanno utili per la soluzione dei problemi cui andranno incontro.