Omicidio e occultamento di cadavere sono i capi di imputazione contro ignoti ipotizzati dalla Procura della Repubblica di Ragusa dopo la scomparsa del giovane ivoriano Daouda Diane scomparso lo scorso 2 luglio nel territorio di Acate. L'ultimo suo messaggio era stato un video di denuncia sulle condizioni di lavoro in un cementificio. Le indagini si sono successivamente concentrate sulle condizioni di sicurezza nel cantiere anche per verificare eventuale inserimento tramite lavoro nero. A dare la notizia delle indagini è stata la Tgr Rai Sicilia.
Nessuno ha utilizzato il biglietto aereo che Daouda Diane aveva acquistato per far ritorno in Costa d’Avorio. Il 22 luglio scorso, l’ivoriano di 36 anni sparito da Acate venti giorni prima, sarebbe dovuto salire sull'aereo che, dopo uno scalo tecnico, gli avrebbe permesso di raggiungere il suo paese e di riabbracciare la moglie e il figlio di 8 anni. I controlli tecnici dei carabinieri, che conducono le indagini sulla sparizione dell’uomo, hanno permesso di accertare che nessuno è partito, tre giorni fa, con quel biglietto a nome di Daouda.