“La proposta grillina di affidare solamente a disoccupati l’incarico di scrutatore alle prossime elezioni europee non ci trova contrari. Anzi, per il suo valore sociale, anche se minimo, ci vede favorevoli. Ma non basta”. Lo dice il segretario del circolo “Pippo Tumino” del Pd di Ragusa, Gianni Lauretta. Il quale chiarisce: “La proposta così formulata non mette fine al “malcostume”, come affermano i grillini. Perché il malcostume che porta alla creazione di favoritismi risiede nel metodo della nomina, al di là del fatto che si sia disoccupati o meno. Per impedire che si speculi anche sui più bisognosi nella scelta degli scrutatori, l’unico metodo da adottare è il sorteggio, pratica trasparente nei confronti di tutti. Mi chiedo: perché, nella nomina, un determinato disoccupato va accettato mentre per un altro scatta il veto? Il problema è che la nomina è a discrezione della commissione che non ha alcun equilibrio nella scelta del nominato. Anzi, è una elemosina e tutto ciò si trasforma in una vera e propria guerra dei poveri. Quale sarebbe, quindi, il criterio? L’amicizia? L’essere conoscenti del consigliere? Oppure essere elettore del partito di riferimento?”. Lauretta, inoltre, sottolinea che “già nella passata legislatura del civico consesso avevo lanciato la proposta che gli scrutatoti venissero scelti solamente per sorteggio. Purtroppo, non essendo esponente di maggioranza – aggiunge – la proposta rimase ferma. Adesso che al governo della città c’è chi vuole fare la rivoluzione, perché non adotta un metodo trasparente? Se così non sarà fatto, il malcostume non potrà mai tramontare. La commissione, in autonomia, può decidere e deliberare il sorteggio. Il Pd auspica questo piccolo cambiamento di metodo e sosterrà, se adottato, il provvedimento in questione”.