I presidi domandano il rinvio del rientro a scuola per far fronte all’aumento dei contagi, ma dall’Esecutivo nessun ripensamento, come afferma il sottosegretario alla Salute Andrea Costa (Noi con l’Italia) in un’intervista al ‘Corriere della Sera’. “Il governo ha preso una decisione chiara: riprenderemo il 10 gennaio con le nuove regole che garantiranno maggiore sicurezza”.
L’obiettivo, rimarca il sottosegretario, e’ “garantire la scuola in presenza” e “a quello continuiamo ad attenerci”. A rischiare di finire piu’ facilmente in dad, sono i bambini di asili e primarie. Questo perche’ “la campagna vaccinale per la fascia 12-19 anni e’ gia’ iniziata da tempo. Oltre il 70% e’ vaccinato”, spiega Costa. E dunque, “con coerenza possiamo applicare regole diverse”.
E’ “giusto”, per il sottosegretario, “riconoscere ai vaccinati continuita’ della scuola in presenza”. Su distanziamento e qualita’ dell’aria in classe, si poteva fare di piu’, ammette Costa. “Paghiamo scelte del passato che ci danno scuole non adeguate”, si giustifica il sottosegretario, che assicura: “Molti fondi del Pnrr saranno investiti sull’edilizia scolastica”.