SE LA SICILIA…

Nel momento in cui la furia distruttiva di Beppe Grillo -novello Nerone- si abbatte su Roma e sull’Italia per privarle della grande opportunita’ delle Olimpiadi del 2024, e le sue truppe annunciano lo sbarco in Sicilia -come il generale Patton nel 1943- per risalire e conquistare tutta la penisola alla sua politica sado-masochistica, ci viene in mente cosa sarebbe potuto accadere se avessimo avuto uno scenario diverso.
Se, ad esempio, la nostra regione fosse dotata di istituzioni e classi dirigenti efficienti e credibili, con infrastrutture logistiche e servizi urbani come quelli realizzati altrove in Europa (Spagna, Nord Italia e ora anche in Polonia, Ungheria, Slovacchia etc.) con gli stessi soldi che in Sicilia non sono stati spesi o, peggio, vengono sperperati a pioggia per mantenere i feudi elettorali dei 90 che ci governano.
Se così fosse, avremmo potuto chiedere, credibilmente e fondatamente, di organizzare le Olimpiadi in Sicilia, magari quelle del 2028.
I piu’ autorevoli urbanisti, come Leonardo Urbani, sostengono infatti che l’isola puo’ essere attrezzata come una Citta’, con un rapporto osmotico con la campagna e con il Mediterraneo. 
Un altro importante progettista della Torino olimpica e di citta’ in tutto il mondo, Pier Paolo Maggiora, descrive nel progetto Arge come rendere la Sicilia vivibile come città  capitale del Mediterraneo, con treni veloci e transporti integrati, da realizzare proprio in vista delle Olimpiadi.
Uno stratega del futuro, Enzo Siviero, progetta un collegamento stabile con Capo Bon, mediante isole artificiali abitate e ancorate ai bassi fondali del canale di Sicilia, per collegare l’Europa allo sviluppo che transformera’ l’Africa nel prossimo trentennio.
Nessuno di questi illustri personaggi, che amano la Sicilia, credono in essa e progettano come potrebbe essere, e’ siciliano. Viceversa, nessuno dei siciliani “che contano” (ma ce ne sono ancora?) azzarda una proposta.   Evidentemente a loro va bene così.
Ma ve lo immaginate voi uno come Crocetta che si presenta al Comitato Olimpico Internazionale per proporre di organizzare le Olimpiadi?  Meglio evitare che l’ilarità, già diffusa, si trasformi in fragorosa risata.
Non sarebbe stato così con Mattarella o Nicolosi.
Se vogliamo invertire la rotta e ricondurre in altum la Sicilia, i progetti ci sono, ma occorre crederci e farci credere, cambiando prima di tutto la classe dirigente.
Poi se ne potrà riparlare.

di Francesco Attaguile  presidente di Hub-Siciliainternazionale