“L’atto di censura dell’assessore Campo è semplicemente un crimine. Ieri questo amministratore, con un’arroganza senza pari, ha deciso di togliere il patrocinio del Comune di Ragusa ad una manifestazione culturale solo perché il maestro Cilia non è gradito ai Cinque Stelle” Così dichiarano dal direttivo del Laboratorio politico culturale 2.0.
“Non si può imbavagliare l’arte – dichiara Sonia Migliore, portavoce del Lab. 2.0 – non si possono mettere veti alla creatività artistica e culturale dei ragusani che siano giovani, affermati o esordienti! Non si può dire «ti do il patrocinio solo se fai come dico io e con chi dico io». Quando si governa – continua la Migliore – si governa per tutti, per chi ti ha votato e per chi non ti ha votato e non si possono far esibire o lavorare solo gli ‘amici grillini e i loro parenti!’ È un abuso d’ufficio aver posto condizioni e veti per la realizzazione di una manifestazione pregevole e degna di merito.”
“Aver politicizzato la commemorazione della Shoha, perché questo ha fatto ieri l’assessore alla Cultura, è un atto indegno, che ci fa vergognare. Ma ci vergogniamo e ci mortifichiamo nei confronti di questi ventenni che con passione e senza un centesimo si spendono per la cultura della nostra comunità. La vergogna è l’unico sentimento che oggi proviamo, per un atto ignobile ed antidemocratico, come quello che ieri si è consumato nella Chiesa di San Vincenzo Ferreri. Il tutto per una statua, che per altro era già contemplata come coreografia dello spettacolo e solo perché la Campo non ama il maestro e non ama la sua arte e perciò ha deciso di sostituirsi all’organizzatore della manifestazione, decidendo in cosa doveva e poteva consistere la scenografia di una ‘Stagione all’inferno’, una scenografia che per l’assessore non può contemplare una statua del maestro. Se questo è un assessore”.
“Ci scusiamo per loro nei confronti di tutti gli artisti e di tutti i cittadini che ieri sono andati a casa indignati e profondamente amareggiati”