SeeSicily, la Regione difende il proprio operato: “Promozione ha potenziato presenze turistiche”

Non si fa attendere la replica della Regione dopo l’inchiesta giornalistica pubblicata oggi dal quotidiano La Sicilia sul progetto SeeSicily che ha messo in evidenza come la maggior parte dei soldi è servita a pagare l’attività promozionale mentre, realmente, gli “spiccioli” sono andati realmente alle strutture turistiche rispetto ai pernottamenti con la formula del 3×2. Replica l’attuale assessore regionale al Turismo, Elvira Amata.

«Le misure adottate dalla Regione per promuovere il brand Sicilia e favorire la ripresa delle attività turistiche e l’occupazione duramente colpite dalla pandemia hanno raggiunto il loro scopo, a giudicare dai dati forniti dall’Osservatorio turistico regionale che vedono un costante aumento del numero di presenze registrate nell’Isola, il 120% in più in soli due anni». Lo afferma l’assessore regionale al Turismo, Elvira Amata, fornendo alcune precisazioni in relazione a polemiche sorte sull’impiego dei fondi destinati al piano di promozione SeeSicily, adottato a partire dal 2020, attraverso una specifica previsione all’interno della legge di Stabilità, con la quale è stata autorizzata una dotazione finanziaria di 75 milioni di euro, per l’acquisto anticipato di servizi turistici da operatori e professionisti del settore, strutture ricettive alberghiere ed extra-alberghiere, agenzie di viaggio e tour operator, da veicolare a fini promozionali tramite card e voucher, nei mesi successivi alla cessazione dell’emergenza sanitaria pandemica. 

«Non è superfluo evidenziare – sottolinea l’assessore Amata – che tutta la compagine parlamentare ha concordato sull’opportunità di adottare l’iniziativa volta a fornire alle aziende immediata liquidità finanziaria, mettendo a disposizione del potenziale turista una serie di servizi utili a incentivare la domanda e la conseguente offerta. Il quadro in cui è maturato l’intervento di sostegno traccia una positiva evoluzione dei dati relativi alle presenze nell’arco temporale che va dal 2020 al 2023».Nel dettaglio, a fronte di un numero di presenze turistiche pari a 6.622.498 nel 2020, già nel 2021  si sono registrate 9.689.173 presenze, con un incremento di quasi il 50%, che ha attestato la validità delle azioni poste in essere dall’assessorato.In aggiunta, il dato relativo alle presenze del 2022 conferma il positivo trend di crescita, anche in virtù delle ulteriori azioni definite, con un significativo incremento pari a 14,7 milioni di presenze (51% in più rispetto all’anno precedente).

«Ulteriori precisazioni – aggiunge l’assessore al Turismo – vanno fatte in merito ai pernottamenti acquistati dalle imprese ricettive e non ancora venduti ai turisti. La rendicontazione da parte delle strutture ricettive aderenti all’iniziativa si completerà a fine 2023 e, in tal senso, sono fiduciosa che tutte le camere verranno vendute ai turisti, poiché il contratto correttamente prevedeva, all’articolo 4, l’obbligo di restituzione delle somme anticipate, in caso di mancata fruizione delle camere “acquistate” dalla Regione. Sono certa che le stesse strutture, per scongiurare l’ipotesi della restituzione,  provvederanno a porre in essere ogni utile iniziativa di promozione e vendita.

Inoltre, è necessario leggere i dati nella loro reale portata, per quel rispetto della trasparenza e della correttezza dei messaggi da destinare all’opinione pubblica. Il nostro assessorato, dopo una prima ripartizione delle somme elaborata all’interno dell’intervento che prevedeva 37 milioni per i pernottamenti, nel 2021, a seguito degli esiti del monitoraggio avviato sull’efficacia delle azioni, ha ritenuto di rimodulare le assegnazioni di spesa aumentando il budget per la promozione della Sicilia attraverso il progetto in questione, in totale coerenza con la principale “mission”, cioè quella di promuovere il patrimonio turistico della Sicilia nel suo complesso, anche attraverso massicce azioni di marketing e comunicazione. E i risultati sono ben visibili, con un incremento consistente di presenze».


In questo senso, sono state avviate le procedure per l’adozione di un calendario biennale di eventi da promuovere in scala nazionale e internazionale per offrire al turista/viaggiatore, con il dovuto anticipo – necessario a rendere la Sicilia competitiva rispetto alle altre destinazioni da sempre più virtuose nella capacità programmatoria – non solo l’esperienza visiva, data dal patrimonio paesaggistico, ma anche di tutti gli attrattori che concorrono al potenziamento dell’incoming.

Infine, secondo le previsioni di istituti demoscopici di rilevanza nazionale e internazionale, la Sicilia per il 2023 si posizionerà, rispetto all’11° posto del 2021, ad un promettente 7° posto, in virtù delle prenotazioni per ben 16 milioni di presenze.
 «Il mio impegno nella qualità di assessore – conclude l’assessore Amata – è quello di implementare ogni sforzo finalizzato a posizionare la Sicilia ben più in alto, come merita, nonostante le tante difficoltà che penalizzano il nostro territorio – basti citare il caro-voli, una linea ferroviaria che necessita di investimenti importanti, una rete infrastrutturale sempre più da potenziare –  per le quali attiverò le dovute sinergie all’interno dell’amministrazione e non solo».

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it