Abbiamo dovuto attendere due mesi per avere un Esecutivo ma il nostro senso di responsabilità è stato premiato dai segnali forti ed importanti venuti dal discorso programmatico e dagli impegni assunti dal Presidente del Consiglio, Letta.
I punti fondanti del programma del Pdl a favore della crescita del Paese e per il rilancio dell’economia sono state le priorità a cui lo stesso Primo Ministro ha preso impegno di dar seguito per uscire da questo momento di grande difficoltà economico-sociale a cui è soggetto il Paese.
Il rilancio dell’occupazione. Quella del lavoro è infatti una delle emergenze sociali a cui bisogna dare subito risposte, la disoccupazione è sempre più in crescita soprattutto tra i giovani.
Il superamento dell’emergenza lavoro è stato più volte ribadito dal Presidente del Consiglio nel suo discorso programmatico soffermandosi in particolare sulla riduzione delle tasse sul lavoro, in particolare su quello stabile per i giovani neoassunti, riconoscimento alle imprese per le nuove assunzioni a tempo indeterminato con defiscalizzazioni o con sostegno ai lavoratori con salari bassi. Anche per chi è in attesa di pensione si studieranno possibili forme part time per avere sostentamento fino a quando si arriva all’età pensionabile e forme di reddito minimo per le famiglie bisognose con figli piccoli.
L’attenuazione della pressione fiscale, senza provocare nuovo indebitamento sarà un obiettivo importante e l’abolizione del pagamento dell’Imu prevista a giugno, priorità programmatica del Pdl, ha naturalmente avuto riscontro positivo; è una tassa che deve saltare completamente per far ripartire il mercato immobiliare e quindi i consumi delle famiglie. Il pdl ha molto insistito affinchè questo tema rientrasse tra i primissimi punti del nuovo esecutivo insieme, naturalmente, a tutte le altre proposte per la riduzione del carico fiscale che, con i tecnici al Governo, ha raggiunto livelli insopportabili per i contribuenti. Oltre all’Imu importanti segnali da Letta per quanto riguarda il “no” all’aumento dell’Iva prevista le prossime settimane, revisione totale del sistema delle autorizzazioni preventive, la ridefinizione di Equitalia nel senso della minore vessazione di cittadini ed imprese, detassazione sulle nuove assunzioni.
Auspico fortemente che si continui con questa linea di concretezza e responsabilità con risposte immediate al Paese, ai giovani senza lavoro, alle famiglie senza certezze e alle imprese senza futuro.
La parola “CRESCITA” deve diventare il denominatore comune per tutti e a tutti i livelli, sinonimo di sviluppo, ottimismo e fiducia.