SEL tiene in debita considerazione le esigenze dei bagnanti in merito all’odore pungente emanato dalla posidonia spiaggiata. Comprendiamo benissimo il disagio ed il fastidio che si prova nel trascorre una giornata in spiaggia in compagnia di alghe maleodoranti. Ma, allo stesso tempo, comprendiamo la natura e le sue esigenze di auto-conservazione ed auto-riproduzione. Infatti, come bene hanno espresso più volte molte associazioni ambientalisti del calibro di Legambiente e del WWF, sulla base di studi scientifici e indagini accurate, è facilmente riscontrabile come i depositi di alghe servono all’auto-riproduzione della spiaggia stessa. Le alghe, infatti, impediscono al mare di portare via la sabbia, trattengono quella esistente ed agevolano la formazione di ulteriore spiaggia. Da queste indagini si giunge dunque alla conclusione che le alghe non vanno assolutamente tolte, anzi, vanno conservate.
Suggeriamo dunque all’amministrazione che voglia venire incontro alle esigenze dei bagnati, sofferenti dell’odore pungente, di spostare le alghe ai margini delle spiagge ma non di portarle via. Sarebbe casomai possibile coprirle con altra sabbia.
Da questa lezione ambientalista si impara dunque come sia necessario sviluppare un pensiero di lungo periodo e tollerare il fastidio momentaneo al fine di giovare di un vantaggio futuro.
Tutti spesso discutiamo di come le spiagge siano sempre meno e più piccole. Abbiamo spesso investito centinaio di milioni di euro al fine di ripascere le spiagge, spesso senza risultati soddisfacenti. Allora, non sarebbe il caso di comprendere la natura ed i suoi tempi? senza influenzare? Solo in tal modo potremmo vederne i frutti.
Frutti di cui il nostro turismo si nutre ampiamente.