Selezione Iblea Acque: per il consigliere comunale Gaetano Mauro è nulla, per il comitato di controllo procedure cristalline. Come finirà?

Nelle ultime settimane è stata una selezione (non un concorso) avviata da Iblea Acque (la società formata dai Comuni iblei per la gestione dell’acqua in tutta la provincia) ad avere destato l’attenzione e alcune perplessità. La vicenda è abbastanza complessa e in questo articolo cercheremo di offrire tutti i punti di vista affinché ciascuno possa avere maggiori elementi per la propria opinione.

La selezione pubblica

Ad alcuni è apparso strano che alla selezione pubblica si siano presentate solo 9 candidati per le 4 figure professionali ricercate secondo i profili indicati da Iblea Acque che è amministrata, su indicazione dei sindaci, dall’ing. Franco Poidomani, ex ingegnere capo del Comune di Ragusa ed esperto tecnico. Ma per qualcuno la selezione non avrebbe goduto di adeguata pubblicità. Anche se la selezione è stata effettuata, ha più volte confermato Iblea Acque, rispettando la legge. L’avviso è stato infatti pubblicizzato nella sezione “amministrazione trasparente” del sito della società Iblea Acque. Le procedure di selezione erano iniziate lo scorso mese di giugno con scadenza di presentazione delle domande il 3 luglio. Il 20 luglio scorso la commissione esaminatrice, presieduta da Raffaele Falconieri, dirigente del Libero Consorzio comunale della provincia di Ragusa, da Giuseppe Corallo e da Alessandra Leonardi ha preso atto che solo 9 candidati erano interessati. Tra i 4 candidati idonei, 2 hanno già lavorato come consulenti esterni nella stessa azienda con un incarico di sei mesi.

La prima interrogazione del consigliere comunale di Ragusa, Gaetano Mauro

Appresa la notizia della selezione a cui hanno partecipato 9 candidati, il consigliere comunale di Ragusa Gaetano Mauro ha rilasciato questa dichiarazione: “Apprendo dagli organi di stampa di oggi di presunte irregolarità nell’ambito di assunzioni all’interno della società Ibla Acque s.p.a. -. Se tali notizie risultassero confutate , a tutela dei cittadini  , chiedo al sindaco di Ragusa, Giuseppe Cassì di proporre una convocazione straordinaria e urgente dell’assemblea dei soci per la sospensione degli atti o  la revoca degli stessi e l’invio alla Corte dei conti al fine di verificarne la piena regolarità. Stranizza e non poco la scarsa o quasi nulla pubblicità della selezione e la composizione della commissione valutatrice.  Solo questo meriterebbe una maggiore e approfondita attenzione dei sindaci soci”. Pochi minuti prima era stato il consigliere comunale di Ispica, Paolo Monaca a rilasciare pure una dichiarazione piu’ o meno dello stesso tono parlando di scarsa pubblicità del bando e di presunte illegittimità.

Il consigliere comunale Mauro, che appunto ha invitato il Comune a procedere con l’invio degli atti alla Corte dei Conti, ha anche presentato una circostanziata interrogazione in cui fa la cronistoria della selezione e evidenzia quelli che, a suo avviso, sono passaggi che sarebbero illegittimi.

A chiarimento dell’attività svolta da Iblea Acque anche in vista di altre assunzioni, è intervenuto Bartolo Giaquinta, nella sua qualità di Presidente dell’Assemblea Territoriale Idrica di Ragusa, e ha rilasciato una dichiarazione in merito alle assunzioni di personale presso Iblea Acque.

Giaquinta ha chiarito che il Piano d’Ambito della ATI Ragusa prevede un organico di 222 unità per la funzionalità della nuova società. Questo numero non è esorbitante se si considera che Iblea Acque va a gestire il sistema idrico e depurativo di dodici comuni. Giaquinta ha inoltre precisato che l’Amministratore Unico di Iblea Acque, Ing. Franco Poidomani, ha fatto ricorso a concorsi temporanei per l’assunzione di collaboratori di alto profilo professionale. Infine, Giaquinta ha sottolineato che Iblea Acque è pienamente operativa nei sistemi idrico-depurativi ex ASI, Santacroce, Ragusa, Giarratana e che in questa estate, grazie alla professionalità degli operatori in atto in servizio, sono state superate varie criticità.

Nel frattempo sono intervenuti sull’argomento anche altri sindaci e altri amministratori locali i quali, più per apparire sui giornali, hanno detto la loro dicendo, col senno di poi, che sarebbe stato utile avviare procedure diverse. Ma dove sono stati questi amministratori locali ? Forse impegnati nelle loro azioni amministrative che, a proposito, fanno acqua da tutte le parti.

Nel frattempo il Comune di Ragusa ha fatto sapere che si è svolta, anche a seguito delle perplessità solleviate, “la riunione del Comitato per il controllo analogo della società Iblea Acque spa convocata lo scorso 25 agosto e composto, come da statuto, da cinque dei Comuni soci, alla presenza anche degli altri Comuni che hanno accettato l’invito a partecipare. Sono quattro i punti emersi all’esito dell’incontro:

1. Il Comitato per il controllo analogo ha dato mandato al Comune di Ragusa di svolgere tutte le verifiche giuridiche e burocratiche utili a chiarire le questioni recentemente emerse sugli organi di stampa riguardo all’attività della Iblea Acque spa.

2. È stata condivisa la necessità di un maggiore coinvolgimento dei sindaci dei comuni soci e di una più intensa interlocuzione in merito all’attività svolta dalla società.

3. È stata confermata unanime fiducia all’amministratore unico, ing. Franco Poidomani, nonché apprezzamento per l’operato finora svolto.

4. È stata confermata la bontà delle scelte originali, adottate all’unanimità dai Comuni soci, al fine di una razionalizzazione della gestione del sistema idrico integrato, e nel rispetto scrupoloso delle disposizioni di legge vigenti”

FIn qui la prima fase della vicenda che sembrava essere conclusa, almeno per qualche giorno. Ma il consigliere comunale Gaetano Mauro è tornato sulla vicenda con una nuova analisi, che vi proponiamo integralmente, e secondo lui la selezione è da considerarsi non valida. E non perchè hanno partecipato poche persone, ma perchè uno dei commissari della commissione giudicante, non aveva comunicato al suo datore di lavoro, cioè il Comune di Ragusa, che stava appunto facendo il componente della commissione. Questo il nuovo intervento di Mauro secondo cui la selezione va considerata nulla.

“Sulla vicenda Iblea Acque e selezione, c’è da registrare una doccia fredda, anzi, gelida, in capo alla società Iblea Acque Spa e al suo amministratore unico dopo la nota a firma del segretario generale del comune di Ragusa, dottore Valentino Pepe , a cui ho chiesto chiarimenti e in particolare avevo chiesto se la nomina di uno dei componenti della commissione di valutazione, l’ing Giuseppe Corallo, dipendente del comune di Ragusa, fosse stata autorizzata dall’Ente. La risposta del Segretario generale del comune ragusano è secca e inequivocabile: “Agli atti dell’Ente non risulta pervenuta alcuna richiesta in tal senso né da parte del diretto interessato né dalla Società utilizzatrice determinandosi pertanto le conseguenze previste dal comma 7 dello citato art. 53”. Cosa vuol dire? Il concorso con cui sono stati assunti quattro professionisti è nullo. Il comma 8 dell’art. 53 del dlgs 165/2001 recita infatti: “Le pubbliche amministrazioni non possono conferire incarichi retribuiti a dipendenti di altre amministrazioni pubbliche senza la previa autorizzazione dell’amministrazione di appartenenza dei dipendenti stessi. Salve le più gravi sanzioni, il conferimento dei predetti incarichi, senza la previa autorizzazione, costituisce in ogni caso infrazione disciplinare per il funzionario responsabile del procedimento; il relativo provvedimento è nullo di diritto”. In conseguenza di ciò, Mauro chiede al Sindaco del comune di Ragusa nella qualità di socio e nella qualità di Presidente del Comitato sul Controllo analogo (art. 9 statuto sociale) della Iblea Acque Spa società in house providing, anche al fine di evitare ulteriori danni erariali, di segnalare la nullità degli atti consequenziali posti in essere dall’amministratore unico di Iblea Acque spa società in house providing, a seguito della determinazione n. 66 del 2023 di nomina, tra gli altri, dell’Ing. Giuseppe Corallo dirigente del Comune di Ragusa come componente della commissione di concorso.

E su queste nuove dichiarazioni è intervenuto la settimana scorsa, in Consiglio comunale, il sindaco di Ragusa, Peppe Cassì, che non solo ha ribadito la fiducia posta da tutti i sindaci nei confronti dell’ing. Poidomani, ma ha sottolineato che, contrariamente a quanto è stato richiesto, non si possono fermare le procedure ma piuttosto si attenderanno le risposte degli uffici preposti, rispetto ad un argomento “che richiede attenzione e prudenza”, ha detto Cassì in aula. Questa la sua dichiarazione completa.

“In quanto presidente del Comitato di Controllo, formato dai cinque comuni coinvolti nella gestione di Iblea Acque, ho convocato una riunione del comitato il 25 agosto, alcuni giorni prima dell’interrogazione consigliere del 30 agosto. Ho esteso informalmente l’invito a tutti i sindaci della provincia per condividere idee su come stiamo gestendo questa importante iniziativa.

Va ricordato che, a seguito di una norma specifica, i comuni sono stati obbligati a affidare la gestione integrata dell’acqua a società esterne in un’ottica di ambito provinciale. Noi, insieme agli altri 12 comuni della provincia, abbiamo scelto di creare una società in-house, il cosiddetto “in-house providing,” per cercare di ottenere risparmi e migliorare la gestione.

Abbiamo seguito le procedure necessarie per costituire questa società e abbiamo individuato l’Ingegnere Poidomani come amministratore unico, ritenendo che avesse le competenze tecniche e l’esperienza amministrativa necessarie. Qualcuno si è lamentato per l’età. Non crediamo che l’età debba essere un ostacolo per svolgere un ruolo importante come questo; ci sono modi per favorire il ricambio generazionale. Quindi, non dovremmo concentrarci sull’età, ma sulle competenze e l’esperienza di chi assume incarichi chiave.

Alla riunione del 31 agosto, abbiamo discusso dell’interrogazione dettagliata presentata al Comune di Ragusa e abbiamo deciso di delegare il Comune di Ragusa a rispondere alle richieste e alle obiezioni sollevate. Crediamo che la gestione di Iblea Acque sia stata corretta, anche se riconosciamo che ci sono preoccupazioni legittime. Apprezziamo il lavoro svolto da coloro che si sono dedicati a questa complessa situazione e ringraziamo tutti i colleghi sindaci che hanno partecipato alla riunione. Ora dobbiamo aspettare la risposta degli uffici, che speriamo arrivi presto. Non vogliamo prendere decisioni affrettate o sospendere un servizio così importante senza una valutazione accurata, poiché ciò metterebbe in grave difficoltà tutti e 12 i Comuni della provincia. Preferiamo procedere con cautela e prendere decisioni consapevoli”.

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