Sempre più soldi dalla Sicilia finiscono all’estero: in totale 4 miliardi. Sono le rimesse dei lavoratori stranieri

Il Centro studi di Assoesercenti, basandosi su dati della Banca d’Italia, ha evidenziato un notevole aumento delle rimesse inviate all’estero dai lavoratori stranieri residenti in Sicilia, che dal 2005 al 2023 hanno raggiunto un totale di oltre 4 miliardi di euro. Rispetto al 2005, queste rimesse sono più che raddoppiate (+126%), un dato che riflette il crescente flusso di denaro trasferito, in parallelo con il saldo demografico negativo della popolazione siciliana.

Preoccupazione per l’invecchiamento demografico

Il presidente di Assoesercenti Sicilia, Salvo Politino, ha espresso preoccupazione per l’invecchiamento demografico, che porta l’Italia e la Sicilia a fare sempre più affidamento sui lavoratori stranieri. Tra il 2019 e il 2023, la Sicilia ha registrato un saldo negativo di quasi 100.000 unità tra nascite e decessi, con un aumento della mortalità del 2,67% e una riduzione della natalità dell’8%.

Tra le province, Siracusa ha registrato l’incremento più elevato delle rimesse dal 2005 (+251%), seguita da Palermo (+246,52%), Trapani (+149,87%), Ragusa (+148,03%) e Agrigento (+117,56%). Le principali destinazioni delle rimesse sono la Romania (22,51% del totale), seguita da Cina (12,61%), Bangladesh (10,11%), Sri Lanka (6,72%) e Marocco (4,55%).

Politino ha sottolineato come, se da un lato le rimesse siano fondamentali per i paesi di origine, dall’altro rappresentano risorse economiche che vengono trasferite fuori dal territorio siciliano, sottraendo ricchezza locale. Un’adeguata considerazione del loro impatto potrebbe ridurre la necessità di interventi umanitari e alleggerire i bilanci dei paesi europei, contribuendo sia al benessere locale che allo sviluppo delle aree di destinazione.

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