– Tenuta presente la deliberazione n. 199 del 27.9.2016, con la quale la Giunta ha deciso che per l’attivazione delle procedure esecutive per la riscossione dei tributi comunali saranno utilizzati i servizi forniti da un consorzio con il quale è stato già attivato un contratto, con la previsione che a carico dei cittadini ci saranno i seguenti costi: 1) le tariffe previste dalla legge per i concessionari, 2) il rimborso al consorzio per la gestione del sistema, pari al 7,5% sul riscosso, 3) un compenso per spese di notifica di Euro 20,00, di cui Euro 16,00 sempre a favore del consorzio;
– Tenute presenti le precedenti interrogazioni datate 19 novembre 2015, 25 novembre 2015 e 16 aprile 2016, con le quali il sottoscritto ha espresso i propri rilievi critici sui profili di legittimità dei provvedimenti adottati per l’esternalizzazione del servizio di riscossione tributi, chiedendo la revoca della originaria deliberazione n. 210 del 9 novembre 2015 e dei successivi atti conseguenziali;
– Ritenuto di confermare e ribadire ancora in questa occasione i seguenti rilievi: la presumibile configurazione di un vero e proprio affidamento diretto a terzi da parte della Giunta del servizio di riscossione dei tributi, dietro un corrispettivo definito “aggio”, quando per legge la competenza è del Consiglio Comunale e la scelta va fatta con procedura ad evidenza pubblica, la mancanza del requisito dell’iscrizione ad un apposito albo ministeriale del consorzio che dovrebbe svolgere il servizio, i nuovi e ulteriori costi, previsti in contratto, che graveranno sui cittadini (3,60% per la riscossione ordinaria, 17% per la ricerca all’evasione, 7,50% per la riscossione coattiva, 12,50% per le quote inesigibili, tutti escluso Iva, oltre alle spese legali per i contenziosi);
– Preso atto che anche il Collegio dei Revisori dei Conti, con nota prot. n. 60 del 18 dicembre 2015, chiese chiarimenti in ordine all’affidamento del servizio, esprimendo, tra l’altro, considerazioni in merito all’assenza di requisiti del consorzio per lo svolgimento del servizio e ritenendo irrilevante ai fini giuridici l’iscrizione all’albo ministeriale di una società aderente al consorzio;
– Ritenuto di condividere il rilievo del Collegio, il quale, citando diverse deliberazioni dell’Anac – Autorità Nazionale Anticorruzione, conclude che per l’attività di liquidazione e riscossione di entrate pubbliche è necessaria l’iscrizione all’albo ministeriale, requisito che il consorzio non possiede;
– Rilevato, ancora una volta, che alla luce dei superiori rilievi e possibili illegittimità, appare necessario che vengano revocati i provvedimenti adottati e sospesi tutti i successivi atti, sia per l’eccessivo costo a carico dei cittadini e del bilancio comunale sia per la poca chiarezza della procedura di affidamento del servizio, sottoponendo al Consiglio Comunale, competente nella materia, la questione del funzionamento del servizio riscossione dei tributi;
chiede
– all’Amministrazione Comunale, ancora una volta, alla luce delle manifestate criticità, di revocare la deliberazione n. 210 del 9.11.2015, di sospendere i successivi provvedimenti adottati e di sottoporre urgentemente la questione, per competenza, al Consiglio Comunale;
– che la presente venga discussa con urgenza alla prossima riunione del Consiglio Comunale.