SETTANTENNE DENUNCIATO PER FURTO DI GIOIELLI

Un uomo di settanta anni è stato denunciato per furto di oggetti preziosi. In Commissariato si è presentato il titolare di una gioielleria a denunciare che un anziano distinto signore, con reputazione di buon cliente, atteso che già nei mesi scorsi aveva acquistato un consistente quantitativo di gioielli, asseritamente per farne dono alla moglie, pochi giorni prima si era nuovamente presentato in negozio e aveva visionato un grosso quantitativo di  monili.

Tuttavia riferiva di essere indeciso su ciò che ancora potesse gradire la moglie cui nuovamente voleva far dono ed aveva richiesto di volere portare con se, fino alla propria abitazione gli oggetti preziosi per farli visionare alla consorte. La commessa del negozio non volendo assumersi una tale responsabilità aveva negato tale possibilità, tuttavia era in quel momento giunto il titolare che aveva da discutere di alcune faccende con la commessa. I due si erano pertanto distratti e l’anziano ne aveva approfittato per raccogliere i gioielli, metterli in tasca e guadagnare l’uscita. Accortisi con un po’ di ritardo di quanto accadeva il titolare era uscito dal negozio a richiamare il cliente che però si era già allontanato.

Un senso di preoccupazione invadeva il commerciante, che però non disperava in quanto l’anziano era stato sino ad allora un buon cliente, anche se sconosceva sia la sua identità che il domicilio, cosa cui si adoperava immediatamente, riuscendo a rintracciare l’abitazione presso cui, in diverse giornate effettuava vani tentativi di rintracciarlo.

A quel punto si recava presso gli Uffici del Commissariato a sporgere denuncia.

Gli agenti sulla scorta delle informazioni identificavano il soggetto e cercavano di contattarlo. L’operazione non era facile poiché l’uomo, pur essendo in casa si ostinava a non aprire ed a far intendere che non ci fosse, anche tenendo in ore serali le luci spente e le persiane alle finestre semichiuse. Dopo svariati tentativi gli agenti riuscivano a farsi aprire ed a interloquire con lui. L’uomo si mostrava molto disponibile a chiarire gli aspetti della vicenda e riferiva che era stato costretto, per motivi economici e per far fronte a spese sanitarie per la moglie, ad alienare ad un “compro oro” gli oggetti preziosi che aveva prelevato dalla gioielleria. Si riusciva pertanto a recuperare solo una collana del valore di circa 2.500 euro che l’uomo spontaneamente consegnava.

Gli oggetti alienati avevano un valore di oltre ottomila euro. 

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