Alcune norme contenuite nella legge di stabilità darebbero il via allle trivellazioni nel canale di Sicilia e scoppia la polemica tra ambientalisti e Regione Sicilia. Ci sarebbero sette nuove autorizzazioni per società petrolifere e di ricerca di idrocarburi e gas a dodici miglia dalla costa ragusana, nel golfo di Gela ed al largo di Pantelleria.
Il ministro Federico Guidi getta acqua sul fuoco: “Si tratta di un polverone pretestuoso e strumentale” ma intanto ad esempio la Puglia (perché le trivellazioni riguardano anche l’Adriatico al largo delle isole Tremiti) ha annunciato ricorso per conflitto di attribuzione con riferimento al modo in cui l’emendamento alla legge di stabilità presentato dal Governo ha inciso sullo Sblocca Italia. Sostanzialmente è accaduto questo: il 22 dicembre il Ministero dello Sviluppo economico ha autorizzato una serie di ricerche petrolifere nell’Adriatico, nel Golfo di Taranto in Puglia e a largo dell’isola di Pantelleria in Sicilia, mentre il giorno successivo il Parlamento ha approvato la Legge di Stabilità, che vieta le trivellazioni entro le 12 miglia dalla costa, ma permette lo sfruttamento dei giacimenti già autorizzati. La Cassazione aveva autorizzato sei referendum contro le trivelle, presentati da dieci Regioni. E di fronte al cambiamento della legge, la Corte ha dovuto riesaminare le richieste . La Cassazione ha dato l’ok a un solo referendum, quello contro la proroga delle concessioni per tutta la durata del giacimento.
Le associazioni amvientalistre hanno minacciato grandi manifestazioni popolari