Settimana della cucina italiana nel mondo 2024. Fino al 24 novembre si nobilita la cucina italiana candidata a patrimonio immateriale dell’Unesco

Confagricoltura a fianco di questo progetto. La nona edizione verte sul tema “Dieta Mediterranea e Cucina delle Radici: salute e tradizione”. E’ stata presentata ieri nella sede del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. Lo spirito è quello di valorizzare all’estero le eccellenze del settore agroalimentare ed enogastronomico italiano, sostenendo le esportazioni, l’internazionalizzazione ed i flussi turistici in entrata. Confagricoltura aderisce insieme all’Associazione dei Ristoranti del Buon Ricordo dando sostegno al dossier, insieme ad altre istituzioni come Fondazione Casa Artusi ed Accademia Italiana della Cucina, alla candidatura della cucina italiana a patrimonio culturale immateriale dell’Unesco.

“La cucina italiana, secondo il dossier, non è solo una somma di eccellenti materie prime, ma un insieme di valori culturali e sociali che intrecciano creatività, ospitalità e identità. Un settore, inoltre, che vale 600 miliardi di euro e impiega circa 4 milioni di persone, dimostrando il suo ruolo centrale non solo dal punto di vista culturale, ma anche economico – spiega Confagricoltura – il percorso di candidatura della cucina italiana presenta molti punti in comune con la Dieta Mediterranea, già riconosciuta dall’Unesco nel 2010 come patrimonio culturale immateriale dell’umanità. Entrambe celebrano la centralità della tavola come luogo di incontro e condivisione, dove il cibo non è solo nutrimento, ma un linguaggio culturale che esprime identità e valori. Entrambe incarnano il valore del tempo condiviso: dalla preparazione alla consumazione, ogni momento è un atto di amore e di cura.

Inoltre, entrambe riflettono una saggezza ancestrale nella scelta e nell’utilizzo delle materie prime, valorizzando la biodiversità e il patrimonio territoriale. Se la Dieta Mediterranea rappresenta un modello di benessere e sostenibilità, la cucina italiana, con la sua candidatura, potrebbe completare il quadro, aggiungendo una narrazione di creatività e accoglienza che risuona a livello globale. Entrambe, infine, non sono soltanto ‘patrimoni italiani ma messaggi universali che parlano di comunità, cultura e futuro sostenibile. Per queste ragioni Confagricoltura continuerà a promuovere l’eccellenza dei prodotti agroalimentari made in Italy in tutto il mondo”.

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