Come promesso cominciamo a parlare di uso, a volte abuso, di alcuni farmaci cercando di chiarirne i limiti di utilizzo, le modalità prescrittive e gli eventuali effetti indesiderati; il farmaco è una sostanza chimica capace di indurre un effetto clinico all’organismo vivente cui è somministrato.
I farmaci cosiddetti “coprenti” o “protettori” per lo stomaco appartengono alla categoria degli IPP cioè inibitori della pompa protonica (per capirci tutti quelli che finiscono in “prazolo”) ed hanno di certo modificato il trattamento delle patologie da iperacidità cioè ulcere gastriche e duodenali, gastrite cronica e malattia da reflusso gastroesofageo. Hanno migliorato la vita del paziente,hanno reso oramai residuali per i chirurghi l’intervento di gastroresezione (cioè asportare in tutto o in parte lo stomaco che aveva “un buchetto” un’ulcera che sanguinava) ed hanno evitato i danni sullo stesso stomaco causato da alcuni farmaci gastrolesivi. E qui è il primo “errore” che di norma si fa e abbiamo fatto, cioè il lasciar pensare al paziente o il non aver corretto l’idea del paziente che assumendo tanti farmaci ci voglia il “protettore”; i farmaci gastrolesivi sono solo alcuni e solo se usati in certe condizioni, in associazione con altri e a volte uno stesso farmaco se è gastrolesivo per un paziente,non lo è per un’altro. Di norma sono gastrolesivi i cosiddetti FANS cioè i farmaci antinfiammatori ( per nominare i più usati Oki, Aulin, Brufen e similari ma non lo è la tachipirina ad esempio), l’ASA a basso dosaggio meglio nota come Cardioaspirina, gli altri antiaggreganti (Plavix, Tiklid, Indobufene), gli anticoagulanti (Sintrom e Coumadin) ed in misura minore le Eparine (“le punture sottopelle che si fanno nella pancia”) e il cortisone.
Questi farmaci sono però gastrolesivi se usati per terapie croniche cioè almeno 60 giorni di cura, il che vale a dire che se assumi un antinfiammatorio per una distorsione che hai preso giocando a calcetto, non devi fare la gastroprotezione, non vi è alcuna ragione e lo stesso se prendi il Fans perchè te lo dice il dentista o per un mal di gola; alcuni di loro sono gastrolesivi se usati in coppia cioè il cortisone da solo non lo è ma in chi fa Fans o Asa o magari eparina è gastrolesivo ed inoltre conta sempre il paziente, la sua storia clinica e la sua età.
Ma quali effetti indesiserati, ora che sono i farmaci più usati nel mondo Occidentale, si possono avere?
Intanto vanno assunti al mattino a stomaco vuoto, prima di colazione; hanno interferenze con altri farmaci di uso comune (“eutirox” e similari, “lanoxin” ,”adalat”, farmaci per le micosi e candidosi, farmaci per l’osteoporosi, calcio e magnesio ed alcuni antibiotici) ed anche nei pazienti cardiopatici che fanno due farmaci antiaggreganti il loro uso dovrebbe essere valutato caso per caso, solo in chi ha un rischio elevato di sanguinamento gastrico. Tra gli effetti collaterali si segnalano un aumentato rischio di infezioni polmonari e dell’intestino tenue (probabilmente la minore acidità nello stomaco facilita il passaggio di batteri) fino al grave quadro della diarrea da Clostridium difficile, un aumento del rischio di frattura del femore e delle vertebre soprattutto in donne fumatrici, un aumento del rischio di mortalità cardiovascolare per chi ha fatto un infarto, una riduzione dell’assorbimento della vitamina B12 e quindi anemie; segnalo anche che la letteratura internazionale, ripresa dall’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) nel Febbraio 2013, riporta casi di disfunzione erettile (impotenza) e calo del desiderio sessuale in chi fa abuso di questi farmaci.
Quindi ottimi farmaci ma sempre farmaci, da cui probabilmente ci siamo fatti prendere la mano ma che occorre limitare; l’esperienza mi dice che alla sospensione il paziente ha una riaccensione dei sintomi (“Dutturi bruciu tuttu nta ucca ri l’arma e nto canali”) per circa 15 giorni, che con appositi antiacidi si contengono, ma limitare l’uso a quello indicato è necessario ed anche obbligatorio.