SFIGMO E FONENDO

Con Decreto Assessoriale n° 3107 del 15.12.2010 l’Assessorato alla Sanità della Regione Sicilia ha stabilito dei limiti,delle soglie di prescrivibilità di alcuni farmaci, questo allo scopo di “razionalizzare” la spesa farmaceutica territoriale cioè quella nelle farmacie “convenzionate”.

Tra questi farmaci o meglio classi terapeutiche ve ne sono alcune di norma prescritte per le patologie più frequenti e maggiormente gestite dalla Medicina Generale; sto parlando di farmaci per la terapia della ipertensione arteriosa (pressione alta) e per le patologie cardiache, per la cura del colesterolo alto (dislipidemia), per la depressione e i protettori dello stomaco (cosiddetti coprenti o copertura).

Il decreto prevede il rispetto di alcune percentuali di prescrizione e obbliga il Medico di Famiglia a superare, entro la fine dell’anno, le percentuali stabilite, pena sanzioni economiche e/o amministrative qualora il Medico prescrittore non rientri nei canoni stabiliti dal Decreto.

Questa misura è un’altra di quelle previste per mantenere la “sostenibilità” del Servizio Sanitario Regionale e, visto che in questi giorni si discute di Bilancio Regionale, non pare superfluo ricordare che la Sanità impegna per oltre il 70% il Bilancio della Regione Sicilia.

Quindi nel rispetto della suprema tutela dello stato di salute dei propri assistiti,penso che una buona parte dei Medici di Medicina Generale si vedranno costretti a modificare alcune terapie per rientrare nei limiti imposti dal suddetto decreto; credo che sia deontologicamente corretto informare il Cittadino-Utente del SSR.

Mi pare però altrettanto corretto dare alcuni numeri per meglio capire; nel 2010 la farmaceutica netta sul territorio ha toccato quota 11,07 miliardi di Euro (-2,5 % rispetto al 2009),le ricette sono aumentate del 2,7% ed il ticket pagato dai Cittadini pari a 998 Milioni è aumentato del 15,8%. In pratica la spesa è stata del 13,2% sulla quota totale della spesa per Il SSN al di sotto del 13,3% prevista dal budget iniziale con una spesa minore del previsto di 100 Milioni di Euro. Quindi forse siamo stati, in toto, più “bravi” del previsto, se si può usare l’aggettivo “bravi”.

La farmaceutica ospedaliera ha invece sforato di 1695 Miliardi,confermandosi una “voragine” come dicono i tecnici; anche qui la lettura dovrebbe essere più profonda se si considera che a prevalere in Ospedale è la spesa per gli antitumorali.

Probabilmente è necessario rivedere gli obiettivi per contenere la spesa e mantenere il Servizio Sanitario Pubblico;rispondendo ad una interrogazione alla Camera sul piano di rientro Siciliano il Ministro Fazio ha detto: “Gli Ospedali marginali sono stati tagliati in Lombardia,Veneto, Toscana ed Emilia negli anni 70 ed 80; ora occorre tagliarli nel resto d’Italia in quanto nel 2050 il 38% della popolazione avrà più di 65 anni e almeno 2 malattie croniche a testa che si dovranno curare nel territorio. Oggi in ospedale si dovrà andare per indicazioni stringenti ed è necessario tagliare gli ospedali,non per fare economie ma per dare un servizio migliore ai Cittadini”.

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