E’ stato pubblicato sulla G.U. il decreto attuativo della legge 69 del 2009 che potrebbe trasformare le Farmacie in Centri per Servizi Sanitari,alleggerendo,almeno in teoria,il lavoro di Ospedali e Medici. Il Presidente Fofi (federazione Ordini dei Farmacisti) esprime soddisfazione per questo decreto che trasformando le Farmacie in Centri Polifunzionali dovrebbe migliorare l’assistenza sul territorio e rappresentare una evoluzione della professionalità del Farmacista.
I farmacisti, nell’auspicare che si rinsaldi la già grande collaborazione con i Medici di Famiglia,potranno effettuare quelle analisi che prevedono l’uso di strumenti di auto diagnosi che già i pz possono utilizzare per l’autocontrollo a domicilio,intervenendo così nella prevenzione primaria,aiutando quindi quei pz che per fragilità,non autosufficienza e incapacità necessitano dell’aiuto di un operatore sanitario.
E’ vietato l’utilizzo di apparecchiature che prevedano il prelievo di sangue o di plasma ed è ovviamente esclusa l’attività di diagnosi e prescrizione che resta sempre in capo al Medico. Sulla base di accertati requisiti tecnici e strumentali sarà possibile controllare la pressione arteriosa, effettuare spirometrie per valutare la capacità respiratoria e monitorare la saturazione di O2 nel sangue, oltre a poter avere, in collegamento con Strutture Pubbliche, la possibilità di fare in telemedicina un ECG.
Le analisi che si potranno fare sono: glicemia e emoglobina glicata, colesterolo e trigliceridi, emoglobina, creatinina, transaminasi, test per la gravidanza e per l’ovulazione, test per la menopausa e ricerca del sangue occulto nelle feci, tra le altre. Il decreto prevede che l’elenco venga periodicamente aggiornato in accordo con la conferenza Stato-Regioni.
Nelle Farmacie devono esserci spazi dedicati e separati per consentire l’uso,la manutenzione e la conservazione delle apparecchiature e per rispettare la privacy del Cittadino-Utente. Per tale compito il farmacista si dovrà avvalere di personale infermieristico e di OSS che forniranno il supporto all’utilizzazione della strumentazione necessaria per l’esecuzione delle analisi,adeguatamente formato, e il titolare della Farmacia risponderà del buon uso delle apparecchiature nonchè di inesattezze dei risultati per carenza di manutenzione.
Fin qui il sunto del decreto e delle novità; vedremo la loro applicazione e soprattutto la loro ricaduta in termini di salute guadagnata, di risparmio sanitario e di “alleggerimento” del lavoro territoriale dei Medici di Famiglia e dei Pronto Soccorso.
Personalmente nessuna preclusione ideologica e nessuna barricata Sindacale,restano da valutare i costi che deriveranno dalla Nuova Convenzione dei Farmacisti (scaduta mi pare da oltre 10 anni) e i costi “privati” dei Cittadini che potrebbero poi innescare spese Pubbliche per la famosa “contrascienza” tanto amata alle nostre latitudini.