E’ stata stilata da un gruppo di ricerca inglese (ricercatori della Keele University) la lista degli otto sintomi che più di altri possono segnalare la presenza di un tumore, in assenza di altre spiegazioni plausibili.
Si tratta di:
1) sangue nelle urine;
2) anemia;
3) tosse con perdita di sangue;
4) un nodulo al seno;
5) deglutizione difficoltosa;
6) sanguinamenti in post menopausa;
7) sangue dal retto;
8) risultato anomalo di un esame prostatico.
Sono evenienza tutt’altro che rare e indicano perlopiù problemi non necessariamente oncologici, però secondo quanto appurato dagli autori, almeno in un caso su venti si rilevano essere sintomi di un cancro e sono un fondato motivo per rivolgersi a un Medico e a fare al più presto esami chiarificatori.
Per identificare le “otto sentinelle” definite red flag cioè bandierine rosse, sono stati esaminati 25 studi Internazionali, setacciando quei sintomi che poi si sono dimostrati rilevatori di Cancro.
Per i soggetti al di sotto dei 55 anni due sono le anomalie che rientrano nella categoria “allarme Rosso” e cioè un nodulo od una massa alla mammella e l’esito di un esame rettale della prostata.
Per i maschi oltre i 55 anni, particolare attenzione deve essere rivolta ai problemi della deglutizione, che possono rivelare un Tumore dell’Esofago, mentre per le donne sopra i 60 anni è il sangue nelle urinea richiedere con urgenza accertamenti per la vescica. Alla stessa stregua uno stato di forte anemia in una sessantenne può essere il primo segnale di un tumore intestinale, mentre questo è molto improbabile in una ventenne “mestruata”.
Questi segnali non devono sfociare nel panico, perché è comunque ridotta la possibilità di una malattia oncologica, ma devono spingere l’Assistito a rivolgersi al più presto al proprio Medico di Famiglia, per attivare al più presto una accurata ricerca ed una eventuale diagnosi precoce, per affrontare al più presto la lotta con la malattia.
Allo stesso tempo è necessario,fondamentale,indispensabile aderire ai programmi di screening e la nostra ASP ha da poco rilanciato i programmi di screening Regionali sul tumore del colon retto, della mammella e del collo dell’utero.
Ai cittadini-utenti del SSR serve poi seguire le regole di prevenzione primaria e cioè mangiare sano, fare attività fisica, non fumare e bere poco alcool; inoltre è necessario “stringere” una Santa Alleanza con il proprio Medico di Famiglia, vero anello fondamentale tra la propria salute e i Servizi Sanitari.