Il tessuto viario della Sicilia è pesantemente segnato dal dissesto: non è un’affermazione che nasce da semplici constatazioni, ma la sintesi che emerge dalla lettura del “Piano regionale di protezione civile: la vulnerabilità delle infrastrutture stradali ai fenomeni di dissesto idrogeologico” messo a punto dal Centro funzionale decentrato multirischio integrato della Regione siciliana, che mette in luce le principali criticità legate a questo tema così delicato.
Le frane in Sicilia. Nello specifico, negli ultimi 15 anni l’isola è stata vittima di circa 600eventi franosi all’anno, che portano il totale a oltre 9 mila e hanno pesantemente inciso su un tessuto stradale che ancora oggi è in parte incompleto e che continua a rivelarsi inadeguato ai mezzi di trasporto. Per questo, il dipartimento della Protezione civile regionale ha presentato un primo quadro della vulnerabilità della viabilità siciliana, incentrato soltanto sui fenomeni franosi lungo le infrastrutture viarie, che serve anche come monito per ribadire l’urgenza della cantierabilità dei progetti da finanziare con i fondi del Patto per la Sicilia.
L’arma della prevenzione. Secondo gli esperti, infatti, la rete stradale dell’isola è sostanzialmente fragile ed è persistente la minaccia di crolli e scivolamenti, con tutti i danni che ne conseguono.