SICUREZZA SUL LAVORO: INCREMENTARE I CONTROLLI E CONDIVIDERE LE INFORMAZIONI

RAGUSA – La tutela della salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro deve essere posta al centro di ogni azione di controllo e di vigilanza ma anche nella corretta gestione delle imprese private e degli enti pubblici, come ad esempio le pubbliche amministrazioni e le scuole. E’ il messaggio che arriva al termine delle tre sessioni della “Settimana della Sicurezza” che si sono svolte ieri e oggi in provincia di Ragusa con l’organizzazione dell’Ordine provinciale degli Ingegneri, presieduto dall’ing. Vincenzo Dimartino.

Tre occasioni per parlare di sicurezza sul lavoro in tre settori differenti ma che trasversalmente attraversano e toccano la società moderna, ovvero il settore dell’agricoltura, con migliaia di addetti, quello dell’edile, anch’esso di grande impatto, ed infine il mondo delle scuole, cioè i luoghi in cui si formano le giovani generazioni. L’occasione per confrontarsi e approfondire le varie tematiche partendo purtroppo da dati non certamente incoraggianti visto che in Italia si continua a morire mentre si è sul proprio posto di lavoro.

Esperti relatori ne hanno parlato già ieri nella prima sessione che si è svolta a Scicli e che è stata dedicata all’agricoltura. Oggi le altre due sessioni previste all’interno della “Settimana della Sicurezza” con riferimento al settore edile e a quello della scuola. Tra i relatori ha parlato il magistrato e docente universitario Bruno Giordano che ha puntato l’attenzione sulle novità introdotte dal jobs act proprio in materia di sicurezza sul lavoro, con un coordinamento centralizzato dei controlli e sanzioni più pesanti.

“La riforma ha introdotto l’ispettorato nazionale che unifica i vari differenti ispettorati finora presenti, da quello dell’Inail a quello dell’Inps – ha spiegato Giordano – creando un unico corpo di indagine. Tra qualche mese si potrà dunque contare su di un’unica azione di vigilanza coordinata dagli organi di controllo e dall’Asp. Un’azione più incisiva che ha l’obiettivo di incrementare le condizioni di sicurezza sul lavoro. Inoltre sono state incrementate alcune sanzioni, con risvolti anche penali, rispetto alla violazione degli obblighi di sicurezza da parte delle aziende. Tutto ciò si inserisce in un progetto legislativo più ampio che vedrà a breve la sua approvazione combattendo, con adeguate misure di prevenzione, il caporalato soprattutto in edilizia e agricoltura. Rimane, amaramente, l’enorme numero di infortuni e di morti sul lavoro in Italia, con dati purtroppo ancora in crescita”.

Eppure vi sono normative, come il decreto 626/94, che offrono indicazioni ben precise anche per il settore pubblico, come le amministrazioni locali o le scuole. Dalle varie sessioni programmate dall’Ordine degli Ingegneri della provincia di Ragusa risulta però che proprio nelle strutture pubbliche italiane, scuole comprese, vi sono dei gap da superare che vanno colmati con l’adeguata responsabilizzazione dei soggetti di riferimento. Ecco perché gli ingegneri, nel loro moderno ruolo anche di consulenti, sono chiamati a fornire le giuste direttive all’interno di un’azione di coordinamento. “E del resto di sicurezza non si finisce mai di parlarne e di lavorare per renderla davvero concreta – ha commentato Francesco Amaro, tecnologo del gruppo di ricerca Inail – Garantire gli standard di sicurezza non è semplice, anzi è complicato ma non certamente impossibile. Le nuove procedure che obbligano ad attenersi ad una serie di comportamenti permettono di incrementare le condizioni di sicurezza e di migliorarla all’interno delle aziende e degli enti pubblici. Spesso la si vede come una chimera da inseguire ma grazie alle nuove tecnologie si riesce a stare davvero al passo con i tempi. In questo senso credo che siano positive le azioni di controllo che vengono svolte dagli enti terzi rispetto alle imprese. I datori di lavoro hanno l’obbligo di garantire la sicurezza sul posto di lavoro e di garantire l’efficienza della struttura in cui si opera e delle relative attrezzature. Poi i controlli periodici degli enti terzi permettono di effettuare le giuste verifiche”.

Concludendo queste giornate formative e informative, il presidente dell’Ordine degli Ingegneri iblei, Vincenzo Dimartino, ha spiegato il senso dell’iniziativa ben riuscita anche in termini di partecipazione: “Abbiamo scelto di organizzare queste tre sessioni differenti ma assolutamente concatenate tra loro. Rispetto alle precedenti giornate sulla sicurezza, abbiamo voluto allargare la visione e coinvolgere ambiti differenti della società guardando sempre al ruolo attivo degli ingegneri che hanno le competenze per essere esperti e consulenti per quanto attiene il mondo della sicurezza. Dal prossimo anno, insieme alla Consulta regionale degli Ordini degli Ingegneri, intendiamo strutturare la Settimana della Sicurezza attraverso eventi che coinvolgeranno le singole province siciliane e che favoriranno lo scambio delle informazioni mediante una piattaforma dedicata”.