SIGLATI DUE ACCORDI DI COLLABORAZIONE TRA AGENZIA DELLE ENTRATE-DIREZIONE REGIONALE DELLA SICILIA, PROCURA DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE DI RAGUSA, GUARDIA DI FINANZA-COMANDO PROVINCIALE DI RAGUSA

La procura della Repubblica di Ragusa, l’Agenzia delle Entrate della Sicilia e la Guardia di Finanza hanno sottoscritto oggi un accordo di collaborazione per rafforzare le attività di contrasto dei reati tributari. L’intesa è stata firmata dal procuratore Carmelo Petralia, dal direttore dell’Agenzia delle Entrate della Sicilia, Antonino Gentile, e dal comandante provinciale della Guardia di Finanza di Ragusa, Alessandro Cavalli, alla presenza della Dott.ssa Ferraro dell’Agenzia delle Entrate di Ragusa. Tre gli aspetti salienti dell’accordo, spiega il procuratore Petralia: favorire lo scambio di informazioni; instaurare meccanismi di raccordo tra la Procura e l’Amministrazione finanziaria per il disconoscimento dei costi connessi al compimento di reati; sottoporre a tassazione i proventi di attività illecite, anche attraverso i meccanismi del sequestro per equivalente e della confisca dei beni oggetto di collaborazione, come spiega il colonnello Cavalli. Il direttore gentile sottolinea la collaborazione tra pubbliche istituzioni, necessaria per contrastare l’evasione, con lo scopo di intervenire per contrastare gli illeciti penali che hanno implicazioni fiscali, attraverso lo scambio di informazioni. Pomeriggio è stato inoltre firmato un altro accordo, tra Antonino Gentile, Direttore regionale dell’Agenzia delle entrate della Sicilia, e Carmelo Petralia, Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Ragusa -“Voluntary disclosure e contrasto all’evasione”-, una collaborazione ad hoc tra Agenzia delle Entrate e Procura della Repubblica che favorisce il rientro dei capitali all’estero. Anche a Ragusa, dice Gentile, esistono le prime segnalazioni di persone che vogliono far rientrare capitali dall’estero. Raccordare quindi l’operato dell’Amministrazione finanziaria con quello dell’autorità giudiziaria nell’ambito della procedura straordinaria di “collaborazione volontaria nazionale e internazionale”, (Legge 186 del 15 dicembre 2014), per favorire l’emersione spontanea di capitali illecitamente detenuti all’estero e la regolarizzazione anche degli imponibili sottratti a tassazione in Italia. Questo è stato l’obiettivo dell’intesa siglata oggi a Ragusa. Nel dettaglio, la Procura della Repubblica, per ciascun contribuente, comunicherà all’Agenzia delle Entrate se lo stesso abbia avuto formale conoscenza dell’inizio di un’attività istruttoria penalmente rilevante, specificando i reati per i quali è stata avviata, ovvero la non rilevanza degli stessi in ordine all’ammissibilità della procedura. L’Agenzia delle Entrate, entro trenta giorni dalla data di esecuzione dei versamenti dovuti dal contribuente a esito delle attività dell’ufficio, comunicherà la conclusione della procedura di collaborazione volontaria, per l’utilizzo dell’informazione ai fini dell’esclusione della punibilità per reati indicati dalla normativa. L’Amministrazione finanziaria comunicherà anche i nominativi dei contribuenti che producono documenti o riferiscono notizie false.