Sigonella è sempre più coinvolta, seppur indirettamente, nel conflitto in Ucraina. La base militare in Sicilia, infatti, rappresenta il punto di partenza e di arrivo di droni, aerei e mezzi Nato. Sabato scorso, dalla base aerea è decollato un “Northrop Grumman Rq-4b Global Hawk”, uno dei droni-spia della flotta della Nato in Sicilia dal 2013.
Si trattava di una nuova missione di sorveglianza del territorio ucraino. Poco più tardi, sempre sabato scorso, a Sigonella sono atterrati anche due velivoli da trasporto preposti al supporto logistico: sono partiti dalla portaerei a propulsione nucleare americana Harry S. Truman Cvn 75, impegnata nel Mare Egeo insieme alla francese Charles de Gaulle in un’operazione di contenimento della Marina russa.
L’agenzia La Presse riporta che il drone della Nato Forte 11 torna nella base militare americana di Sigonella, in Sicilia, dopo aver sorvolato a scopo ispettivo le aree dell’Est Europa interessate dal conflitto tra Russia e Ucraina. In particolare questa spedizione, durata 21 ore, è stata una doppia missione di ricognizione. Ha riguardato prima la zona del Mar Nero, nelle vicinanze della città di Odessa, e poi la Polonia e la zona vicino al confine con Ucraina e Bielorussia.