C’era molto entusiasmo ieri mattina a Piazza Pola a Ragusa Ibla presso la delegazione della Circoscrizione. Una sorta di avvio ai lavori con il taglio della torta e qualche bottiglia di spumante con i voti augurali di un inizio attività del consorzio per il Centro commerciale naturale del quartiere barocco di Ragusa. Un entusiasmo che non si è affievolito nemmeno con la domanda, forse inopportuna ma storicamente valida, del vostro cronista che ha chiesto cosa si intendeva fare per evitare il fallimento di altri esperimenti come ad esempio i negozi di prossimità che pur essendo previsti da una legge nazionale recepita dalla regione Sicilia non hanno mai trovato applicazione ed anzi sono stati uno dei motivi che hanno “aiutato” lo spopolamento dei centri storici, fenomeno registrato anche a Ragusa.
Il sindaco Di pasquale, insolitamente nervoso, ha cercato di zittire tutti a cominciare da Pippo Occhipinti che legittimamente ascriveva alla categoria il successo anche se, bisogna riconoscerlo, il Comune di Ragusa ha fatto la sua parte. Altro momento di nervosismo quando si è parlato, appunto, dello spopolamento dei centri storici che di Pasquale ha “addebitato”non ai Pep ma ai piani costruttivi. Insomma si stava perdendo il significato dell’evento che può costituire anche il momento di rivitalizzazione, dell’offerta turistica, della presa di coscienza che il Consorzio può essere lo strumento perché il territorio possa essere artefice del proprio futuro. L’ultima battuta del sindaco è stata che il Consorzio per evitare gli errori del passato farà “i miracoli”. Beato lui che crede nei miracoli degli uomini! (f.p.)