Signor Sindaco,
Quanto dirò è frutto di una analisi maturata guardando l’operato di questa amministrazione, ma soprattutto ascoltando in giro gli umori dei cittadini.
Chi è seduto in questo banco ha l’onore e l’onere di rappresentare gli elettori; Proprio per rispetto di chi ha mi ha rinnovato il mandato per la terza volta consecutiva e per una maturata esperienza fatta in questa aula, ritengo che sia giunta l’ora di prendere forti le distanze da questa amministrazione che da oltre un anno non solo brancola nel buio, ma ha recato molteplici danni alla città.
Le dico subito che sbaglia se valuta ciò che dico come una semplice presa di posizione per “partito preso”, ma obiettivamente credo che in questa aula tutti possono affermare che dal punto di vista politico e amministrativo la sua giunta sia un vero e proprio disastro.
A dirlo non sono solo io, ma in questi mesi le sono arrivate una moltitudine di critiche dal mondo politico che, in maniera trasversale, dal Pd al Pdl l’ha contestata duramente per il suo approccio alla cosiddetta cosa pubblica, a queste critiche si sono aggiunte anche quelle di alcune associazioni di categoria che la dovrebbero allarmare.
Sin dalla sua candidatura a Sindaco di Scicli la sua coalizione, per il suo essere così eterogenea, non aveva convinto affatto, dubbi che sono subito stati sostituiti dalla certezza, la certezza di una squadra così diversa che già nei primi mesi ha mostrato segni di debolezza. Dal punto di vista politico è facile fare una analisi e dire che non ha più una maggioranza. Questo non lo dico io, ma i numeri: L’Udc doveva essere il perno della sua amministrazione, ma oggi si ritrova notevolmente ridotto con i due consiglieri più votati che si sono sospesi dal partito e che in sostanza hanno portato la maggioranza consiliare a non essere più tale, prova ne è stata la votazione sui revisori dei conti che ha evidenziato un netto disaccordo tra i banchi della maggioranza. Mi chiedo quanto tempo possa durare una amministrazione che deve destreggiarsi in Consiglio con numeri così risicati, in una fase politica così delicata credo che andremo verso un ulteriore accanimento terapeutico nei confronti di una città in notevole affanno. Si andrà ad amplificare quanto di assurdo già visto in questa aula, un Consiglio del tutto improduttivo che discute solo qualche interrogazione e tralascia i punti più importanti. Negli oltre 10 anni di esperienza come Consigliere Comunale, sia di maggioranza che di opposizione, mai avevo visto un Consiglio così povero di contenuti con una maggioranza sempre pronta a far cadere il numero legale o non presentarsi in aula non appena ci sono da trattare tematiche delicate.
Un altro punto a suo sfavore, caro Sindaco, è l’atteggiamento dimostrato nei confronti dei consiglieri, per quanto se ne possa parlar male del Sindaco precedente, voglio ricordarle che periodicamente veniva a conferire in aula su tutta l’attività amministrativa ( chi era presente lo può confermare) cercando di coinvolgere trasversalmente tutti sui grandi temi. Lei invece tende a snobbare il Consiglio preferendo invece le ristrette riunioni nella sua stanza prima delle sedute con i risultati che tutti conosciamo.
Sul piano amministrativo sarebbero troppe le cose da dire, ma mi limiterò solo ad alcuni aspetti che ritengo prioritari. Voglio iniziare questo discorso sostenendo che per far funzionare la macchina amministrativa bisogna prendere sì delle chiare decisioni, ma poi bisogna riscontrarne il feedback sentendo i dirigenti, i dipendenti e gli utenti. Lei ad esempio ha sentito il parere di alcuni dipendenti dei servizi sociali? Ha ascoltato gli utenti? Che senso ha spostare gli uffici più importanti dei Servizi Sociali al 3° Piano dell’ex Istituto magistrale relegando l’ufficio che si trova al piano terra alla sola funzione di consegna modulistica? Ha mai sentito parlare di barriere architettoniche ? ha presente chi è che usufruisce maggiormente dei servizi sociali? Personalmente ho assistito ad episodi in cui una signora con problemi di salute ha subito dovuto richiedere una sedia non appena completate le scale. Le severe normative sulle barriere architettoniche ci dovrebbero spingere a spostare a piano terra tutti gli uffici dove è maggiore l’affluenza degli utenti ( vedi ad esempio l’anagrafe) … e invece noi che facciamo? portiamo al 3° piano quelli che già sono a piano terra. Questo spostamento ha provocato anche un rallentamento dell’iter burocratico con dipendenti che devono continuamente fare la spola tra un piano e l’atro anche solo per far firmare un documento.
Questo è solo l’ultimo episodio riguardante i servizi sociali, un settore in profonda crisi e ulteriormente martoriato da questa amministrazione. L’accorpamento della responsabilità ad un caposettore già oberato di incarichi che variano dalla cultura ai servizi sociali appunto, non ha fatto altro che allontanare l’ufficio dagli utenti, il tutto aggravato dallo spostamento di una responsabile che conosce profondamente il settore e che adesso è stata portata ai tributi anche se le sue competenze sono altre. Da considerare anche che per mesi i servizi sociali sono stati orfani dell’assessore di riferimento, certo che in un momento storico dove i poveri sono sempre di più e le richieste d’aiuto aumentato in maniera spropositata, tutto ciò non è il massimo.
Si capisce bene che mancano i soldi, ma l’assenza di fondi si combatte con la buona organizzazione e con la ricerca di fondi extra. Vorrei che mi dicesse a quanti bandi europei o di altro genere abbiamo partecipato.
Dei Servizi sociali potremmo parlare ore ore, discutendo dei ritardi sul Piano di Zona e di risposte che non si riescono a dare, ma voglio passare oltre.
Il fatto, caro sindaco, è che la sua amministrazione non riesce nemmeno a trarre i benefici di quanto fatto dall’amministrazione precedente… perchè a differenza della sua, la giunta precedente aveva una maggioranza solida e riusciva a progettare e programmare. Non voglio dire che quell’amministrazione non avesse problemi e difetti, per carità, ma alla base c’era un lavoro di gruppo che ha portato alla programmazione di alcune cose i cui benefici si vedranno nei prossimi mesi o nei prossimi anni.
Una delle cose che questa amministrazione avrebbe potuto completare in tempi celeri, poteva essere l’impianto sportivo Polivalente di Iungi. Per questo impianto sono già stati spesi oltre 400 mila euro, oggi doveva essere completato, ma nulla si sa sull’iter dei lavori e pare ci sia il serio rischio di perdere quanto fatto.
Non riusciamo a completare i lavori del Polivalente? Almeno Rendiamo fruibili le strutture già realizzate e completate, non si riescono a sbloccare problemi burocratici che una pubblica amministrazione dovrebbe risolvere in tempi celeri.
Un’altro aspetto del quale si potrebbe parlare per ore è quello dei rifiuti: sul modo contestabile di attuare la differenziata, sul fatto che non ha mai ascoltato alcune proposte costruttive che le sono prevenute da alcuni colleghi dell’opposizione, ma ci sono stati degli episodi in cui si è sfiorato perfino il ridicolo. Penso ad esempio a quando, nel mese di gennaio, sono scomparsi i cassonetti da alcune contrade senza che i cittadini venissero informati. E ancora più assurda fu la dichiarazione dell’assessore che quasi cadeva dalle nuvole e motivava tale scelta come una strategia per scoraggiare quanti, pur di non fare la differenziata, preferiscono conferire in campagna. Questo problema c’è ed è innegabile, ma si può combattere togliendo i cassonetti anche a chi non è servito dalla differenziata? Legato strettamente al problema rifiuti c’è quello del randagismo, l’amministrazione precedente, per i motivi che tutti conosciamo, ha fatto della lotta al randagismo un proprio cavallo di battaglia, oggi molti cittadini mi informano che le campagne sono piene di randagi, mi piacerebbe sapere se questo servizio è stato portato avanti, da chi, e se esistono ancora le convenzioni con i canili.
Come vede, caro Sindaco, si potrebbe stare a parlare per ore, ma per non tediarla e per no ripetere cose che probabilmente già sa, vorrei solo elencarle altri pochi aspetti gestiti veramente male dalla sua amministrazione.
In men che non si dica, come ha detto anche il Consigliere Causarano, ci siamo mangiati la cultura, con un Cinema Italia che ha chiuso i battenti e i siti culturali chiusi ai turisti. Su questo ultimo punto lei mi di dirà che si è ovviati con i Luc (per pasqua ad esempio), ma mi chiedo perchè andare indietro nelle cose. Tutti hanno potuto ammirare la bellezza di vedere una stanza del comune aperta fino a sera tardi con la presenza di giovani in grado di parlare diverse lingue e informare i visitatori sulla storia del paese. Con tutto il rispetto siamo ritornati a far aprire i siti a persone che possono avere la sola funzione di aprire e chiudere, ma chi parla con i turisti, chi conosce bene la storia di Scicli? Ritengo che questo suo atteggiamento rispetto alla gestione dei siti culturali si possa considerare come una sorta di forzatura politica. Adesso vi siete adoperati per fare il nuovo bando che altro non è che un copia e incolla del bando precedente, verificheremo se è legittimo o meno.
Che poi il paradosso è che si è chiuso un servizio che portava un piccolo introito all’ente e non implicava costi nella gestione del personale, per invece usufruire di persone che il comune potrebbe inserire in altri progetti di pubblica utilità. Vede, caro Sindaco, il problema sta proprio nella concezione del turismo: vogliamo che il turismo diventi volano dell’economia o dobbiamo sempre gestirlo alla carlona?
C’è anche da dire, e qui ritorno anche al problema del cinema italia, sono d’accordo sul fatto che alcune problematiche possano nascere, ma quello che non capisco è perchè tenete tutto dentro come se la cosa pubblica fosse una cosa privata, perchè non informate la cittadinanza sul Cinema? Perchè non informate che avete spostato gli uffici dei servizi sociali?
Mi voglio fermare qua con l’elencazione dei problemi sorti da quando è in carica la sua giunta.
Per la conclusione voglio utilizzare una affermazione di un suo assessore uscente, l’assessore Nichetta Celestre :” Ci sono momenti in cui bisogna saper chiudere il sipario” .
Ci sono momenti in cui un leader, un capo di una amministrazione, deve saper riconoscere i propri limiti e deve saper pensare al bene della causa piuttosto che al bene proprio. Pensi che in questo senso l’esempio più lampante ce lo ha dato il Papa. Ma se vogliamo restare a casa nostra basta guardare alla decisione del suo predecessore che poteva sicuramente intestardirsi in soluzioni di governo alternative allungando di qualche mese l’agonia, ma poi, con coscienza, ha preso la decisione guardando al futuro della città e non al proprio futuro politico.
Ci sono momenti in cui bisogna guardarsi intorno e avere consapevolezza del fallimento di un progetto, che non deve per forza essere il suo fallimento personale, ma, mettiamola cosi, si sono venute a creare delle condizioni che non le permettono di amministrare come vorrebbe. A questo punto voglio farle una domanda e le chiedo di riflettere attentamente su ciò che sto per dire: Vale di più la pena incaponirsi e andare avanti così come si sta facendo o sarebbe meglio prendere coscienza dello status quo e fare un passo indietro? Ricordi che A volte è più apprezzato chi sa perdere con stile che chi vuole vincere ad ogni costo.
Tutta questa premessa per dirle che, visto quanto detto fin’ora, per il bene di tutti e per il bene di Scicli è il caso che presenti le sue dimissioni.