SIRACUSA. CONTROLLO DEL TERRITORIO

I Carabinieri della Stazione di Cassibile hanno tratto in arresto, nella flagranza del reato di tentato furto aggravato in concorso, i siracusani Gemma Massimiliano, classe 1983, e Venuto Marco, classe 1976, entrambi già noti alle Forse di polizia. I due, approfittando del periodo di chiusura stagionale, si sono introdotti all’interno di un ristorante sito in località Fontane Bianche forzando la porta d’ingresso. Qui hanno iniziato a smontare le condotte di scolo delle acque pluviali, in rame, recuperando circa cento chili di materiale. L’azione è stata però sventata dai Carabinieri di Cassibile impegnati nel servizio di controllo del territorio, che sono riusciti a recuperare l’intera refurtiva e restituirla all’avente diritto. Al termine delle formalità di rito, per i due arrestati sono stati disposti gli arresti domiciliari. Proseguiranno i controlli dei Carabinieri sia sotto il profilo preventivo, sia sotto quello prettamente investigativo in considerazione che l’episodio non è il primo ad essersi verificato nella zona, in cui altre abitazioni hanno subito il furto delle grondaie, specie se fatte in rame da fondere e rivendere sul mercato parallelo.

NOTO (SR):    CONTROLLI ANTIDROGA DEI CARABINIERI PRESSO LE SEDI DI QUATTRO ISTITUTI SUPERIORI

Continuano i servizi antidroga posti in essere dai militari della Compagnia Carabinieri di Noto con il supporto del personale del Nucleo Carabinieri Cinofili di Nicolosi. Nel corso della mattinata di ieri 16 dicembre lo specifico servizio ha interessato il comune di Noto ove i Carabinieri della locale Stazione, con il supporto di un pastore tedesco condotto dai Carabinieri del Nucleo Cinofili, e di personale dell’Aliquota Radiomobile del N.O.R.M. della Compagnia di Noto hanno posto in essere un articolato servizio con finalità preventiva per contrastare il fenomeno del consumo di sostanze stupefacenti tra i giovani. Il servizio ha interessato 4 plessi dell’Istituto comprensivo “Matteo Raeli” di Noto: l’ITIS e l’Istituto per geometri di Via Platone nonché il liceo artistico e l’ITAS di via Pitagora. I militari hanno prima controllato gli spazi esterni quali giardini e parcheggi proseguendo i controlli, d’intesa con il dirigente scolastico, negli spazi comuni interni e nelle aule. Assolutamente confortanti i risultati: i cani antidroga non hanno fiutato nemmeno la più piccola traccia di sostanze stupefacente.

Contestualmente, nei pressi dei citati istituti scolastici, i Carabinieri del N.O.R.M. hanno posto in essere dei posti di controllo al fine di assicurare il regolare svolgimento delle attività didattiche e prevenire la commissione di reati, con particolare riguardo ai furti in danno dei veicoli degli studenti in sosta nonché allo spaccio di sostanze stupefacenti. Anche in questo caso la specifica attività ha dato esito negativo: tutti i giovani controllati erano in regola con i documenti di guida e circolazione.

Plauso all’iniziativa dell’Arma locale è giunta unanime dai genitori degli alunni, dal dirigente scolastico e dai responsabili dei vari plessi, pienamente impegnati sul fronte della legalità, i quali hanno commentato favorevolmente i controlli a sorpresa ritenuti particolarmente utili soprattutto sotto l’aspetto preventivo.

I controlli effettuati rientrano nell’ambito del progetto di diffusione della cultura della legalità tra i giovani, obiettivo condiviso dall’Arma dei Carabinieri con le Istituzioni scolastiche ai vari livelli, che prevede, tra le varie iniziative, anche incontri presso i vari plessi scolastici su argomenti di attualità e di maggiore interesse per gli studenti.

Nell’ottica di una sempre più ampia diffusione, specialmente tra i giovani, della cultura della legalità, i Carabinieri continueranno a prestare la massima attenzione allo specifico settore organizzando periodicamente analoghi servizi preventivi e repressivi.

ROSOLINI (SR):        MINACCIA E PICCHIA LA SORELLA MINORENNE: ARRESTATO DAI CARABINIERI DELLA STAZIONE DI ROSOLINI

Ennesimo episodio di maltrattamenti tra le mura domestiche risolto dall’intervento dei Carabinieri: nel corso della serata di ieri 16 dicembre i militari della Stazione Carabinieri di Rosolini hanno tratto in arresto in flagranza del reato di maltrattamenti in famiglia Essebbane Abdelmajidm cittadino marocchino classe 1993, già noto alle forze dell’ordine per i suoi precedenti di polizia, attualmente sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari a seguito di una rapina commessa nel maggio 2014.

I Carabinieri, allertati dal personale sanitario del locale presidio territoriale di emergenza, sono lì intervenuti in quanto una giovane donna era stata aggredita.

Giunti sul posto i militari hanno riconosciuto la giovane e, sebbene nell’immediatezza la stessa non fornisse alcuna notizia in merito a cosa le fosse successo, forse per paura di ulteriori conseguenze, gli stessi hanno immediatamente compreso quanto poco prima accaduto. I Carabinieri, infatti, attenzionavano già da tempo l’andamento di quella famiglia ove erano soventi liti ed incomprensioni tra fratello e sorella alla cui base sembrerebbe essere una condotta di vita ritenuta “troppo occidentalizzata”. Infatti, già circa un anno fa, i militari di Rosolini avevano deferito in stato di libertà l’uomo in quanto resosi responsabile di analoghe condotte moleste.

Oggi l’ennesimo episodio: una piccola incomprensione degenerata in lite: da qui le urla, poi le minacce ed infine gli schiaffi. I soliti banali motivi alla base di tutto, incomprensioni tra fratelli con vedute di vita e del mondo completamente diverse.

La donna, tranquillizzata e riportata alla calma, è stata messa in contatto con un centro antiviolenza ed antistalking per ricevere assistenza psicologica e legale. Se la caverà con qualche giorno di prognosi per le escoriazioni al volto riportate.

L’arrestato, al termine delle formalità di rito, è stato tradotto presso la casa circondariale “Cavadonna” di Siracusa a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Fondamentale, in occasione di tali episodi, la volontà delle vittime di rivolgersi alle forze dell’ordine e di denunciare comportamenti gravissimi ed ingiustificabili da parte dei familiari. Quello della violenza domestica rappresenta, purtroppo, un fenomeno drammatico che si può contrastare solo con l’impegno quotidiano, con la costante presenza sul territorio al fine di poter captare per tempo le prime avvisaglie di situazioni che spesso rischiano di diventare tragiche, con i contatti continui con i centri antiviolenza e, lo si ribadisce, la volontà delle vittime di fidarsi delle forze dell’ordine e di rivolgersi a loro per ricevere aiuto.