Soldi per l’aeroporto di Comiso ? Si, no, forse …. La saga continua

La saga delle proposte attorno all’aeroporto di Comiso. Nella speranza che esse si concretizzino.

L’ultima notizia è arrivata nel fine settimana. Il deputato modicano Ignazio Abbate annuncia che la Prima Commissione Affari Istituzionali ha approvato ieri lo stanziamento di 5 milioni di euro per favorire e incrementare la continuità territoriale negli aeroporti di Trapani e Comiso, cioè nei due scali minori dell’isola dove sono state previste le tratte a tariffa ridotta e fissa a vantaggio sollo dei residenti nell’isola.

L’emendamento proposto e firmato da vari deputati della provincia, tra cui lo stesso Abbate, approvato dalla Commissione dovrà ora approdare in aula dove, notoriamente, non è facile far quadrare i conti e trovare le risorse per garantire la copertura finanziaria. Una buona notizia, quindi, ma attendiamo di vedere se questa azione si concretizzerà.

Ad oggi, abbiamo solo una certezza. La continuità territoriale sta per ripartire. Con ritardo, con notevole ritardo. Sono passati venti mesi da quando, per la chiusura di Alitalia, è stato interrotto il servizio gestito proprio dall’ex compagnia di bandiera italiana e diretto agli aeroporti di Milano e Roma. Un servizio durato appena dieci mesi e partito “a scartamento ridotto” a causa della crisi dei voli nel periodo della pandemia Covid 19.

Per quei dieci mesi sono state utilizzate solo una minima parte delle risorse stanziate da Stato e Regione. Oggi restano a disposizione quasi 22 milioni di euro (poco più di 11 milioni sono stati messi a disposizione dalla Regione, 11,4 milioni verranno dallo Stato. La norma prevede che la Regione contribuisca per almeno un terzo. Ha fatto di più. 

Nei giorni scorsi si è conclusa la conferenza di servizio a Palermo che vedeva la presenza dell’assessorato regionale ai Trasporti, delle compagnie di gestione (per Comiso oggi è la Sac, subentrata a Soaco). Vi ha partecipato anche la sindaco Maria Rita Schembari. Ora la documentazione passa a Roma per il decreto di imposizione del ministro, poi si potrà indire il bando. Vedremo chi parteciperà e chi potrà gestire il servizio. “Abbiamo chiesto che come punteggio aggiuntivo si preveda la possibilità di avere aerei che trasportino anche merci in stiva – spiega Schembari – non è uno dei criteri richiesti e non può esserlo, ma potrebbe costituire punteggio aggiuntivo”. 

Un primo passo verso il futuro dell’aeroporto che, se tutto andrà come previsto, potrebbe essere affidato anche al cargo. Ma questa è un’altra storia !

Ripetiamo. Per la continuità territoriale, ad oggi sono disponibili quasi 22 milioni di euro. C’è la possibilità che altri 5 milioni si aggiungano. Lo speriamo.

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