Le minacce lanciate da Gheddafi nei confronti dell’occidente ed anche, di conseguenza, contro l’Italia e la Sicilia in particolare hanno impressionato molti nostri lettori che si sono chiesti in che modo la pazzia di Gheddafi potrebbe indurlo a “vendicarsi” anche contro di noi che lo abbiamo da anni avuto (purtroppo) amico anche da chi con lui ha fatto affari anche a livello personale. Ed allora nel silenzio quasi totale delle Autorità locali che comprensibilmente “non dicono ma non negano”, abbiamo da fonte certa appreso che la circolare del Capo della polizia Manganelli a prefetti e questori c’è stata e le agenzie l’hanno battuta.
Quindi non è difficile capire che cosa ci sarà scritto nella circolare. Ci sarà scritto che essendo l’unico mezzo di attaccarci da parte di Gheddafi, quello di infiltrare fra i disperati di Libia, Tunisia, Egitto e quant’altro, terroristi libici con o senza barconi, con aerei e navi anche provenienti da paesi terzi, occorrerà aprire ben bene gli occhi presso i luoghi in cui arrivano i disperati anche oltre Lampedusa, come ad esempio Pozzallo, Pantelleria, Scoglitti, Donnalucata etc etc etc da dove i presunti terroristi potrebbero avere più chances di sfuggire ai controlli rispetto ai luoghi degli sbarchi e da dove obiettivamente potrebbero “disperdersi” nel territorio.
E quì entra in giuoco, anche se marginalmente, il ruolo del pubblico, dei pescatori locali, di chiunque avvistasse persone “estranee” ad avvisare subito le autorità in modo da rendere innucue (o quasi) queste persone nelle quali si celassero terroristi libici o comunque assoldati da Gheddafi. E’ una precauzione esagerata? Forse lo è; ma gli occhi aperti senza caccia alle streghe, non ci vuole nulla a tenerli senza allarmismi, senza paure ma perfettamente lucidi nel capire che se siamo in molti a vigilare, il pericolo diventa quasi nullo. Anche in queste cose ci vuole maturità e senso del dovere.