La nave ONG Mare Jonio arriverà al porto di Pozzallo intorno alle 13.30 di oggi pomeriggio con a bordo 58 migranti. A renderlo noto, il Comune di Pozzallo.
L’operazione di salvataggio è stata parecchio faticosa, oltre che pericolosa ed è avvenuta a circa 90-100 miglia dalla costa libica in acque internazionali.
Una motovedetta libica ha addirittura sparato colpi d’arma da fuoco, creando panico e provocando la caduta in acqua di diversi migranti.
Alcune fonti riferiscono che le imbarcazioni erano più di una e molti migranti sono stati caricati nella motovedetta e riportati in Libia, altri ancora sono riusciti a buttarsi in acqua.
Una vera e propria operazione di guerriglia a danno di persone inermi, oltreché contro un’imbarcazione italiana.
“Mentre la Mare Jonio soccorreva una imbarcazione di 7 metri circa, alla deriva e sovraccarica – spiega Luca Casarini all’Agi – è arrivata una motovedetta libica con un centinaio di migranti già a bordo e ha cercato di impedire le operazioni, piombando sul posto e sparando anche raffiche di mitra. Abbiamo continuato le operazioni mettendo in salvo le persone che stavamo recuperando e prendendo a bordo anche quello che nel frattempo di erano buttate in mare dalla motovedetta libica. Sono tutti traumatizzati, diversi sono stati anche picchiati con bastoni e calcio dei fucili. Abbiamo le riprese di quanto accaduto. Chiediamo una accoglienza rispettosa”. A bordo della Mare Jonio ci sarebbe anche una donna con il marito e almeno due minori non accompagnati.
Il sindaco di Pozzallo chiede che il governo italiano intervenga urgentemente per salvaguardare le operazioni umanitarie. Sono state allertate anche le autorità sanitarie per potenziare l’assistenza in banchina con l’aiuto di un’equipe di psicologi.