SPIAGGE VIOLENTATE: L’INDIGNAZIONE DI NATALINO AMODEO

Il “verde” della spiaggia Pietrenere resiste ancora. Nonostante l’assalto ferragostano degli Unni. Proprio perché di erbacce selvatiche si tratta. Stoltamente lasciate crescere con indolenza antica a monte della battigia. Nonostante lamentele e segnalazioni, dunque, non è cambiato nulla. Neanche con l’avvento della nuova amministrazione. Che, della questione ambientale ed ecologica, nel corso della campagna elettorale, ha fatto il suo cavallo di battaglia. “In tre mesi – dicono da Palazzo “La Pira” non potevamo fare miracoli; tuttavia abbiamo fatto il possibile per risolvere i problemi più urgenti e per gestire nel migliore dei modi l’estate pozzallese, nonostante le note difficoltà di bilancio”.

“Per dare segnali di costruttiva discontinuità rispetto al passato, recente e remoto – dice l’on. Natalino Amodeo – ex sindaco della città negli anni ’80 di una Giunta di sinistra e più volte parlamentare nazionale, basta anche poco. Il problema del verde selvaggio lasciato crescere lungo la spiaggia Pietrenere va risolto con una semplice disposizione di servizio. Stesso discorso per mettere ordine nella viabilità e nel traffico automobilistico. La prova del nove per la nuova amministrazione era rappresentata dalla settimana di ferragosto. Memori dello sfacelo dell’estate 2011, i cittadini, quest’anno, si aspettavano finalmente un segnale di rottura con il passato, un cambiamento virtuoso, a difesa della natura e dell’ambiente, di beni che sono di tutti, che vanno tutelati nell’interesse generale. L’ordinanza emanata dal sindaco per contrastare campeggi e bivacchi sulle spiagge, è stata salutata positivamente. Dai sodalizi, dalle associazioni culturali, dagli stessi titolari di stabilimenti balneari, dai cittadini tutti. E considerato che anche la Capitaneria di porto di Pozzallo venerdì 10 agosto, nel corso di una conferenza stampa, ha illustrato le attività predisposte per far rispettare la normativa vigente sulla tutela di coste e spiagge, si sperava, quest’anno, in una salutare inversione di tendenza. Che, ahinoi, non c’è stata.” Oggi la città, dopo l’assalto di ferragosto, si lecca le ferite. La sera del 14 sono arrivati in mille. Con alimenti e bevande al seguito. Hanno pernottato in tenda, speso qualche spicciolo e lasciato tonnellate di immondizia.