Siamo convinti che la spiaggia e il mare di Randello debbano essere fruiti e goduti anche dai turisti ed ospiti dei vari villaggi turistici ed alberghi della zona. La spiaggia di Randello è unica, e quindi preziosa, proprio perchè selvaggia, libera ed incontaminata. Una vera e propria oasi di pace e di tranquillità per tutti coloro, turisti e non, che continuano ad affollarla da sempre. I ragusani, e i tanti turisti che fruiscono di Randello, non si sono mai lamentati del fatto che in spiaggia bisogna andarci a piedi, attraversare la pineta, scavalcare le dune e poi poter fare il bagno in acque pulite. Questa è l’unicità di Randello e del suo parco forestale.
Come sia potuto accadere che il Comune di Ragusa autorizzi la costruzione di stabilimenti balneari, il demanio conceda autorizzazioni, l’Amministrazione della Forestale autorizzi i bus navetta del resort (gli autisti hanno le chiavi dei cancelli?) ad attraversare il boschetto (negato, giustamente a tutti gli altri cittadini) ed installare gruppi elettrogeni per alimentare camion frigo ad uso bar. Il tutto sotto il cappello della Soprintendenza ai BBCCAA di Ragusa che non ha niente da dire. Tutto perfettamente legale ed in regola. Quello che fa a pugni con la sensibilità dei cittadini rispettosi di questo patrimonio è la profonda ingiustizia che si sta avallando, un’odiosa discriminazione fra i normali cittadini ed i clienti del resort.
In questa sede non vogliamo mettere in discussione i modelli di sviluppo turistico, avremo modo di poterci confrontare su questi temi. Quello che ci preme di più è
1) la salvaguardia della spiaggia e della forestale che deve ritornare ad essere libera da insediamenti ed infrastrutture che ne snaturano l’antica destinazione;
2) la profonda ingiustizia ed umiliazione che i ragusani debbono subire nel vedere pullman che accompagnano gli ospiti del resort fin sotto gli ombrelloni e tutti gli altri comuni mortali camminare a piede per raggiungere la spiaggia;
UNA DISCRIMINAZIONE INSOPPORTABILE
Per Sel Ragusa non ci sono alternative nè sono accettabili compromessi, Randello, la sua spiaggia, le sue dune ed il boschetto, devono tornare liberi. Siamo pronti alla mobilitazione ed invitiamo da subito i tanti attivisti e simpatizzanti, e di concerto la cittadinanza tutta, a partecipare in massa alle iniziative promosse dal Comitato Randello Libera, che ringraziamo pubblicamente per il grande lavoro di denuncia e sensibilizzazione fin qui svolto.