SPORCIZIA E RIFIUTI A RAGUSA

Assistiamo al nuovo paradosso dell’Amministrazione a 5 stelle. Abbiamo un sindaco che, anche a seguito del clima di contrapposizione che ha creato in questi mesi e alle scarse modalità di comunicazione e coinvolgimento, non riesce a garantire un’adeguata pulizia alla città, causando le vibrate lamentele dei cittadini. Di contro, lo stesso amministratore, incapace di offrire una città pulita, annuncia che si “travestirà” da volontario per aiutare il gruppo di azione “PuliAmo Ragusa” che, proprio a causa della negligenza dell’ente pubblico, è nato per porre rimedio e ripulire le zone ambientali abbandonate. Siamo nella situazione tipica del controllore e del controllato, ovvero il sindaco diventa volontario per pulire la città che lui stesso, in qualità di amministratore e vertice del Comune, non riesce a mantener pulita. Ed anzi chiede ai cittadini di adoperarsi affinché aiutino i componenti di “PuliAmo Ragusa” a pulire la città. Non ci sarebbe nulla di male se non fosse lo stesso sindaco che, assieme al suo assessore al bilancio, appena qualche mese fa ha introdotto la Tares facendo pagare bollette astronomiche proprio a quei cittadini a cui adesso chiede aiuto per un servizio che spetta al Comune e che i ragusani stanno pagando profumatamente. E visto che il sindaco, con i suoi annunci ad effetto, vuol fare il volontario, cercando così di sviare l’attenzione sulle proprie responsabilità da amministratore, ci permettiamo di suggerire un intervento da inserire nel suo “calendario x”. E non c’è bisogno di andare nelle zone periferiche della città per cercare con il lumicino le aree da bonificare. Basta andare in viale del Fante, in pieno centro storico, per accorgersi con amarezza che la sporcizia e i rifiuti regnano sovrani. Ecco, da buon volontario e da primo amministratore della città, si dia subito da fare. E piuttosto che limitarsi a compiacersi della lodevole iniziativa del gruppo “PuliAmo Ragusa”, si preoccupi di confrontarsi con il suo assessore all’ambiente e con quello al verde pubblico affinché sia il Comune, o chi per esso, a pulire la città, piuttosto che aspettare che, sostituendosi all’ente pubblico e per ridare dignità alla città, lo faccia un gruppo di giovani volontari animati da buoni propositi. Ecco, visto che il sindaco parla di civiltà e della necessità di dover migliorare la vivibilità, cominci proprio da viale del Fante dove da mesi viene segnalata la presenza di rifiuti, cartacce, bottiglie di plastica abbandonate. Venga nella veste che preferisce, da amministratore o da volontario, purché venga e si prodighi a far pulire visto che è stato eletto sindaco anche per questo motivo.