Intendiamo esprimere piena solidarietà ai dipendenti dell’Aras di Ragusa che, come gli altri lavoratori dell’ente in tutta Sicilia, aspettano di percepire ben tre mensilità ed il premio di produzione 2009 e per questo motivo oggi hanno scioperato.
Nei fatti l’Aras è ostaggio del Governo Regionale che dovrebbe girare all’Associazione i fondi erogati dal Ministero per l’Agricoltura (parliamo circa quattro milioni di euro) che invece sembrano essere scomparsi tra la burocrazia palermitana.
La Regione Sicilia, anzi il Governo Lombardo con la complicità del Partito Democratico, da mesi vessa questi lavoratori versando a singhiozzo le somme dovute e costringendo i dipendenti ad una permanente condizione di precarietà.
Esprimiamo la più grande preoccupazione, inoltre, per lo svolgimento dell’attività dell’Aras ragusana, considerando che è nel nostro territorio che si concentra la maggior parte degli allevamenti di bovini e quindi, in proporzione, la maggiore quantità di prodotti legati al settore zootecnico. Sono proprio i dipendenti dell’Aras che si occupano del miglioramento genetico e delle produzioni tramite controlli funzionali, del servizio di controllo degli impianti di mungitura, del servizio di fecondazione artificiale ed embryo-trasfert, delle consulenze sulla tracciabilità e della corretta prassi igienica delle produzioni. Inoltre i dipendenti dell’Associazione vengono impiegati anche nelle analisi di qualità del latte, nella consulenza agronomica e veterinaria ed ancora, su delega degli stessi allevatori, svolgono il servizio di anagrafe bovina.
Vogliamo ricordare che, per svolgere tali attività, i lavoratori dell’Aras devono recarsi nelle aziende agricole sostenendo quotidianamente delle spese vive che senza uno stipendio di supporto non possono essere mantenuto.
Appare chiaro che la situazione sta rendendo praticamente impossibile il mantenimento dei servizi offerti dall’ente, mettendo a rischio non solo dei posti di lavoro, ma tutto il comparto zootecnico che di questi servizi ha effettiva necessità.
Infine, considerando che il Ministero ha già provveduto alla propria quota nei confronti della Regione Sicilia e che l’Assessorato all’Agricoltura ha già erogato la restante parte a beneficio dell’Aras, non si riesce a capire come mai non sia stato consumato l’ultimo passaggio, cioè quello dalla Regione all’Aras per quanto riguarda i fondi statali.
Se questa è la capacità di azione amministrativa di cui sono in grado Movimento per l’Autonomia e Partito Democratico non possiamo che aspettarci il progressivo blocco dei servizi in ogni altro settore economico e non dell’Isola.